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giovedì 31 dicembre 2009

martedì 29 dicembre 2009

2009/2010

Un altro anno è stato consumato, fra routine e sorprese, pianti e sorrisi, un anno come altri, come tanti, con la sola differenza che, l'odierna età, lo ha reso apparentemente diverso.
Sono d'ordine i bilanci, i buoni propositi per il nuovo anno che è alle porte, è d'obbligo divertirsi e strafare, la notte del 31 dicembre, i baci sotto il vischio, il discorso del presidente della repubblica, lo zampone con le lenticchie, le mutande rosse...
Citando il primo lavoro di un amico, con il nuovo anno, continuerà questo eterno "moto perpetuo" (Fabio Casadei Turroni, edizioni Zoe)

lunedì 28 dicembre 2009

giovedì 24 dicembre 2009

martedì 22 dicembre 2009

Tanti auguri

Tanti auguri, per un sereno e felice natale, a te che sei perso fra i tuoi casini, a te che invece non hai alcun problema, a chi ride sempre, a chi piange, a chi ama e a chi odia, a ogni singolo individuo, unico e irripetibile, diverso o simile agli altri...il natale accomuna tutto e tutti, ci si ritrova come sempre in famiglia, fra visi amici e cari, ormai anch'essi segnati dal tempo, ma la magia del natale è anche questa, ritrovare quelle sensazioni e quelle emozioni, forse un pò affievolite, mutate o corrose, ma sono sempre emozioni, che dovrebbero insegnare quali sono le cose veramente importanti, al di la del regalo griffato e costoso.
A natale mi sento sempre più buono, come qundo ero bambino :) Vorrei fosse così per tutti!
TANTISSIMI AUGURIIIIII!!!

domenica 20 dicembre 2009

sabato 19 dicembre 2009

Notte

Notte infinita, interminabile, in cui le stelle sono celate dalla nebbia, e non c'è alcun orrizzonte da scrutare e inseguire, notte stregata, dall'immagine incancellabile di un sogno, con un costante dolore che l'accompagna, col freddo che c'è, con l'ingestibilità delle cose più semplici.

giovedì 17 dicembre 2009

Tepore

C'è un nuovo tiepido vento, che m'accarezza dolcemente, riscaldando un pò il cuore, in questo freddo interiore.
Sento il bene che mi vuoi, un bene sincero, che non si arrende mai, che traborda dai teneri sguardi, dai gesti inaspettati, dall'arrossire del tuo bel visino, dai forti abbracci che mi regali, dalle tenerezze e dalle attenzioni con le quali mi fai sentire speciale.
Vorrei che questo tepore divenisse incendio, un fuoco che bruciasse le corde che ancora mi legano ad un passato sbagliato, per poter godere dei giorni a venire, con semplicità e amore, assieme a te.

martedì 15 dicembre 2009

lunedì 14 dicembre 2009

domenica 13 dicembre 2009

Gesto folle?



Un gesto folle, condannato il quarantaduenne con problemi psichici.
Un gravissimo evento, ingiustificabile...
I grandi cambiamenti e le grandi rivoluzioni sono passati quasi totalmente per atti di violenza, senza la quale, purtroppo, sarebbe stato quasi impossibile cambiare le cose.

mercoledì 9 dicembre 2009

Ultimo sfogo

Sono le ultime righe che scrivo, per un ragazzo che in reatlà non è mai esistito.
Diceva: "ti voglio bene, sei speciale, sei mio, ogni giorno sei sempre più importante..."
Quella sera ho capito che, tutte le cose che mi ha detto erano solo bugie, ora capisco perchè non mi guardava quasi mai negli occhi, e la sua gelosia, era semplicemente una proiezione.
Con la sua amica del cuore, filava la tela, giocando con me, dando poca importanza a ciò che diceva, e stupido io, acciecato, che credevo in lui.
Quante incongruenze e ipocrisie, le parole cozzavano con le azioni.
Diceva di essere diverso e speciale, ma era il solito frocetto, tutta immagine e pochi contenuti.
La colpa è mia che alla mia età, ancora perdo tempo e spendo energie, con ragazzini che della vita conoscono solamente la teoria, e cadono nella pratica quotidiana.
I primi giorni e le prime bugie, si chiamava Alessandro, ma in realtà non era così, come i suoi occhi verdi, che erano finti come lui, come la sua onestà che si è frantumata quel giorno, passeggiando per Torino.
Il cielo ha voluto che m'accorgessi di queste cose, e già da tempo mi sforzavo di fidarmi, giustificandolo, credendo che fosse troppo giovane, e col tempo avrebbe maturato il senso della verità, ma che si può pretendere, da chi mente anche ai propri cari, e soprattutto a se stesso, rifiutando la realtà.
Potesse vedersi nello specchio delle mie sensazioni, forse rabbrividirebbe, scorgendo un mostro.
Ho toppato, dando tutto me stesso a chi con me ha solo giocato, magari prendendomi in giro con gli amici, invece di coltivare chi è stato sempre sincero e presente.
Il dio che tanto pregava, se esiste, ed è come lui crede, un giorno gli presenterà il conto....ma più semplicemente io credo che nella vita, ci sia un equilibrio fra ciò che facciamo e ciò che ci viene fatto.
L'ho rivisto poco fa, non mi sembrava neanche lui, col viso solcato e stanco, un pò trascurato, mi ha fatto ribrezzo, non è più così bello, e qugl'occhi erano più finti che mai.
Gli ho sputato addosso tutti i miei pensieri, e ai suoi perchè non ho risposto, poichè è inutile parlare con chi nega anche l'evidenza.
L'ho salutato di spalle mentre andavo via, e mi sono sentito finalmente libero.
Alex è morto, lo ha ucciso Gennaro.

venerdì 4 dicembre 2009

mercoledì 2 dicembre 2009

2/12/09

Bellezza della sincerità, riabbracciami e stringimi forte, in questo tempo in cui le bugie trionfano, fatti aiutare dalla semplicità, che di cose artefatte, qui non se ne può più, di lunghe conversazioni epistolari, di chi non sa neppure cosa sta tanto affannosamente cercando, di chi crede di essere sempre il migliore, di chi ha dimenticato il senso delle cose.
Vorrei stupirmi, restando a bocca aperta, davanti a cose semplici e veraci, e non imbruttire, giorno dopo giorno, per la povertà interiore che troppi ostentano, spacciandola per unicità.
Che triste vedere la nave che affonda, il mare la inghiotte, la ciela per sempre, da vite sprecate superficialmente, che rincorrono il niente, forti e vittime delle proprie paure.
La nave affonda, ma ho qui un salvagente, vediamo dove mi porterà la corrente.

lunedì 30 novembre 2009

Quasi natale

Eccolo, è già qui, il mio trentunesimo natale, questa volta l'ho preceduto, ho pazientemente addobbato l'alberello, ma la magia di un tempo è svanita, e fra le palline colorate e le lucine lampeggianti, non ritrovo quel vecchio sapore.
Babbo natale non esiste, a chi scriverò la mia letterina?
Sotto l'albero vorrei trovare cose, che non si possono acquistare, non hanno un prezzo, ma si paga caro il prezzo per la loro assenza.
Semplicemente vorrei una bella dose di serenità, poichè la felicità l'ho già avuta, ma come sempre, svanisce rapidamente, come l'effetto del popper.
Sarebbe stato un natale speciale, se avessi avuto l'amore di quello sconosciuto...mi farò bastare l'amore della mia famiglia, almeno quello, non avrà mai fine.
Sono seduto sulla poltrona, come quel giorno, ma allora c'eri tu seduto sulle mie ginocchia, ti stringevo forte, ti baciavo le spalle, ti annusavo, ero felice...ora non c'è più quel caldo soffocante, fa freddo, non c'è nemmeno la luce che tanto ti dava fastidio, ora è buio, la stanza è illuminata ad intermittenza, dalle lucine colorate dell'albero, mentre ancora ti penso, ed è quasi natale.

sabato 28 novembre 2009

Chissà

Chissà dove sei, cosa fai, come stai, se ogni tanto mi pensi almeno un pò, chissa!
Forse ho sbagliato a crederti, a darti tutto quello che avevo, o forse invece, ho fatto bene, chissà.
Forse mi hai solamente riempito di bugie, o forse sei stato te stesso come non mai, chissà!
Dovrei vivere senza averti ancora dentro, nonostante l'impegno è difficile annullarti, perchè il tuo silenzio grida forte che sei importante, nonostante le incongruenze, e tutto ciò che sembra assurdo, irreale, stupido, si scioglie nell'immagine che ancora ho di te.
Non è un dettaglio la tua presenza, se con te vidi tutto migliore, ed ora, tiro avanti, con superficialità e disgusto.
Hai avuto il potere di rendermi migliore, con poche semplici cose, che ora non saprei neppure spiegare, ma forse tutto questo è normale, e solo per me, che sono ancora un sognatore, forse un illuso che crede ancora nell'amore, quello che supera ogni avversità, mentre la realtà è fatta di gente piena di parole e vuota di senso.
Chissà se sei realtà, oppure solo una bugia, chissà, se il mio dolore ha un senso.

Come ad agosto

Nuova domenica che sei qui, col cinguettio dei passeri, a ricordarmi che, fra poco sarà giorno, ti dico che, sono ancora a sabato, indietro rispetto al tempo, che corre e se ne frega.
Guardo al futuro, ma sono inchiodato ancora all'estate, mentre già fa freddo e tutte le foglie sono ormai cadute.
Di tutto ciò che potrei chiedere, al genio della lampada, oppure a dio, io chiederei soltanto una cosa, semplice, poco pretenziosa...chiederei di rivedere te...

giovedì 26 novembre 2009

martedì 24 novembre 2009

In treno

Che cosa strana per me ritrovarmi a scrivere viaggiando su questo treno malmesso mentre dal finestrino scorrono grigi paesaggi notturni e le persone accanto a me sonnecchiano con le teste dondolanti che seguono i perpetui movimenti ondulatori dei binari. Torno a casa lascio Bologna e metto anche questi ultimi quattro giorni nella valigia dei bei ricordi. Da qui a fine anno viaggero' spesso su queste rotaie da nord a sud cercando solamente puro e semplice divertimento quasi fosse la mia nuova giovinezza da rivivere con leggerezza e spensieratezza in barba ad un passato che a tratti e' stato burrascoso ed inquieto.

mercoledì 18 novembre 2009

17/11/2009

Avevi lo sguardo basso, l'assenza del sorriso, che stava a ricordare, ciò che non c'è.
Orgoglioso più che mai, nonostante i tuoi sessanta, mi hai fatto tenerezza, quasi pena, perchè non sei nemmeno l'ombra di ciò che credevo fossi, quando ti guardavo con occhi di bimbo, quando ti pensavo col cuore incoscente.
Che strana sensazione, pensare che eri il mio re, l'uomo più grande del mondo, mentre ora sei solamente, un piccolo uomo, che è sempre scappato, come anche ieri, che non avevi la forza di guardarmi in viso...povero pa, che fine hai fatto, rifiutato prima da tua moglie, poi dalla progenie...come ti ho detto, quel giorno in cui ti ho vomitato addosso tutti i miei pensieri, anche i tuoi genitori, i miei cari nonni, si staranno vergognando di te.
Piccolo uomo, non ce l'ho con te, non è colpa tua se, sei egoista e cinico, tu sei cosi e va bene, ma non ti voglio nella mia vita, perchè io abbraccio solamente, chi con sudore e umiltà, ama senza riseve e vive libero, senza paura, battendosi per le cose in cui crede, coscente del fatto che un uomo da solo, non è nessuno.
Spero solamente che tu viva sereno, senza problemi, vivi sereno, relegato nel tuo piccolo mondo, anacronistico e sterile, e mi auguro che tutto ciò soddisfi i tuoi piccoli bisogni, e che maagri un giorno, tu possa essere folgorato dall'amore, quello vero.

lunedì 16 novembre 2009

domenica 15 novembre 2009

Non può essere amore

Novanta giorni indietro, una frase semplice mi strappò un sorriso, qui, in questa stanza in cui, per la prima volta, dopo un lungo tempo, provai forti emozioni.
Il pensiero va da se, non mi ascolta, anche se la ragione mi dice che era quasi tutto sbagliato, riappari troppo spesso, irrompi ancora in me, mi ferisci e non mi lasci completamente libero.
Potessi cancellare ciò che resta di te, ciò in cui ho creduto, i sogni affogati in un mare di difficoltà, che lentamente andavano giù, mentre restavamo immobili a guardarli svanire nell'oscurità dell'abisso.
Mi specchio, mi guardo negli occhi, in silenzio mi chiedo, cos'è che ancora mi lega a te, perchè accettai quelle schiavitù, quanti giorni ancora dovranno passare, per non ricordare, per sentirmi leggero, per bastarmi.
Mi prenderei a schiaffi, per non essere stato in grado di tutelarmi, per aver messo in campo ogni cosa, per non aver voluto tenere i piedi a terra, per essere ancora, a volte, troppo ingenuo, nonostante il tanto tempo che ho alle spalle.
Lo so che nulla è per sempre, che non mi fido più, che ho ripristinato già, le mie mura di cinta, fortificandomi, diventando cinico, duro, a tratti barbaro, con chiunque incroci il mio cammino.
Domenica grigia e nebbiosa, che ricordi momenti passati, luoghi lontano da qui, che porto sempre con me, dammi un pò di conforto, togli dal cuore questo fardello, fammi sentire che sono ancora in piedi e che tutto questo sarà presto un inutile, freddo, insignificante dettaglio, un incidente di percorso, un imprevisto, un ostacolo da sormontare.
Non può essere amore, se ho ricevuto leggerezze, follie, trattamenti sbagliati, ricatti, bugie, se l'anima è stata calpestata, se l'impegno non è stato apprezzato, se le parole e i gesti si sono volatilizzati, se i progetti mi sono esplosi fra le mani, se in un solo istante, è diventato un'altra persona.

giovedì 12 novembre 2009

Sotto un'altra luce

Cosa rimane di quei giorni, che sembrano ormai lontani, consumati e sdruciti, come un vecchio jeans.
Le fotografie non sbiadiranno, altra miglioria del progresso digitale, in questo tempo matto in cui, regredisce l'umanità.
Ricordo, chiudendo gli occhi, in un attimo così pieno di emozioni, tutto ciò che c'era e si è trasformato, in un batter d'occhio, quasi irriconoscibile, come l'immagine che, lo specchio rimanda di me.
Quanta energia, rincorrendo i sogni, e al risveglio, ci si sente stanchi e provati, la luce del primo sole, schiarisce le idee, i sogni mutano in realtà, che vedi per la prima volta, con occhi diversi, ti sorprendi, anche di te, dei pensieri che, credevi fossero realtà, li toccavi, li strignevi, li sentivi.
Se non sei e non sarai mai, chi dicevi o credevi di essere, ora è un problema solo tuo, perchè ho letto le tue follie, nascoste nell'apparente normalità, che tanto ostenti, e che vendi, a discapito, non solo della tua vita, ma di quell'altrui, che ingenuamente si apre a te, con la sola colpa, di credere.
Mi stupisco di me, non credevo che, ancora, potessi credere e sognare, spendermi, inseguendo l'aquilone, del quale puntualmente, il filo si spezza e vola via.
Da questi trentuno, ho preso un mare di cose, che sono bagaglio di vita, molte gettate, ma quante ancora, tengo gelosamente in me, perchè la richezza, non è fatta di numeri.
Fa bene sognare, ma a questa età, bisogna guardare le cose, anche sotto un'altra luce, perchè nelle ombre, si nascondono irrealtà.

mercoledì 11 novembre 2009

ANDREA MORETTI Fatti Di Versi



Recensione di Fabio Casadei Turroni (Scrittore Critico Letterario

il libro accoglie le poesie che Moretti ha raccolto in anni di produzione. Mi pare che subito, senza dubbio, appaia evidente che il legame tra Moretti e la musica sia potente, e rapinoso. La sua Musa, evidentemente, lo spinge per i sentieri dei ritmi che gli vengono da suggestioni esterne, e risuonano però dentro la sua anima di poeta, e lo spingono a poetare. Poeta essenziale ma scaltro nella ricerca del suono giusto, non riduce i propri versi ad autori precendenti. Vive così, pianamente e profondamente, la propria condizione di autore tra i rumori della città in cui vive (Bologna) e la melodia che gli serpe nel seno. Libro molto interessante. A me è piaciuto molto.
Fabio Casadei Turroni

martedì 10 novembre 2009

Solo mia

Questa vita è solo mia, non pemetterò a nessuno, di rubarne un solo istante, o di renderla grigia.
Ne faccio ciò che voglio, la maltratto o la difendo, sono solo scelte mie, fino a che, magari un giorno, avrò voglia di donarla, a chi ne può avere cura quanto me.
Questa vita di allegria, a tratti malinconica, mi sorprenderà ancora, ne sono certo, perchè da sempre la conosco e mi fa compagnia.
Ai margini restano troppe persone, pensieri e parole mai dette, sentimenti inghiottiti o corpi senz'anima, mentre al centro ci sono solo io, che dirigo da maestro, quest'orchestra un pò stonata, a volte fuori tempo, ma con la musica che amo, che ho composto tempo fa, quando ancora c'erano profumi, utopici sogni da realizzare, l'uomo nero e babbo natale.

domenica 8 novembre 2009

L'amore sgarrupato

L'amore riposto, era forte, ora provato, traballante e incredulo, vittima di se stesso e del destino, graffiato e zoppicante, non sa dove andare, sembra ubriaco e perso, ha le ali spezzate, gli occhi non vedono bene, poichè accecati dal bagliore di un lampo.
Amore malconcio, ti devi curare, prenditi una pausa, rimettiti in sesto, magari avrò presto bisogno di te.

sabato 7 novembre 2009

Imparai

Imparai che l'orgoglio va messo da parte, che la semplicità è la cosa più bella, che da solo non avrei potuto arrivare fin qui, che della gente ci si deve fidare.
Imparai, che da solo, non ero nessuno, e un'esistenza fine a se stessa, senza gli altri, è inutile.
Imparai che chiedere aiuto è umano, e quando mi hanno chiesto aiuto, c'ero.
Imparai che da chiunque c'è qualcosa da imparare.

Grazie a tutti

venerdì 6 novembre 2009

Il piacere di me stesso

Stanca notte fredda, che guardi al futuro, certa, sicura, mentre ancora mi basto, finalmente mi completo, senza chiedere nulla a nessuno, senz'aver dubbi, incertezze e crucci.
Dolce piacere di solitudine quieta, di pace e libertà...il piacere di me stesso.

giovedì 5 novembre 2009

Tu si

Tu, meriti si, qualcuno che t'accarezzi, e ti comunichi, con soli sguardi silenziosi, l'amore, di cui hai bisogno, l'amore, che sei sempre in grado di dare.
Tu si, dovresti essere coccolato, il pensiero perpetuo e gioioso per qualcuno, perchè hai un cuore sincero, e ti emozioni davvero, sai essere tenerissimo e comprensivo.
Tu si, non perderti come me, rincorrendo il rifiuto, tu puoi, ancora puoi, staccarti e cercare altrove.

Preghiera

Portami via da questo presente, magari indietro, quando ignoravo la sua esistenza, oppure, proiettami in un futuro in cui, lui è solamente uno sbiadito ricordo.
Fai che i miei occhi tornino a splendere, e non piangano stancamente la sua assenza.
Strappami a quel sogno, fammi respirare un'aria nuova, dammi ancora spensieratezza, curiosità e stimoli.
Fai che, in un modo o nell'altro, lui trovi il coraggio e la forza, per reagire a ciò che lo opprime, e tornare a vivere, anche senza di me.
Fai come meglio credi, ma ridacci la serenità, uniti o distanti, solo un dettaglio sarà.

mercoledì 4 novembre 2009

Come gocce

Le gocce si schiantano sull'asfalo deserto, scuriscono le strade, terminano così bruscamente il loro viaggio, per poi riprenderlo sistematicamente.
Le avversità ci hanno preso di mira, stingiamo forte i pugni, guardiamo avanti, senza appassire, senza arrenderci, come fossimo gocce, che dopo lo schianto, tornano in cielo.
Vorrei ti aprissi, che sbocciassi come un fiore, non vederti così chiuso, compresso.
Non si può tenere tutto dentro, si rischia di esplodere..ci sono persone pronte ad aiutarti, ascoltarti, confortarti, amarti.
In momenti come questi, più che mai, l'amore, in ogni sua forma, può essere la forza, che forse ora, non hai dentro di te.
Sosterrei il peso di tutto, per alleggerire la tua anima, per vederti ancora sereno, solare, vivo!
Lo sai che io....

martedì 3 novembre 2009

Manchi tu

Manchi tu, nell'aria frizzantina del mattino, nel gusto del caffè, nei gesti sempre uguali, davanti allo specchio, nel gel per i capelli, nel dentifricio.
Manchi tu, nel breve progetto quotidiano, nelle pause e nei momenti, in cui penso a te, nelle sigarette che bruciano, nei pasti insipidi.
Manchi tu, domani, e nei giorni a venire, che sembrano insensati, grigi, freddi.
Manchi tu, a questi occhi, alle mie mani, al mio cuore, alla mia intera esistenza, manchi solo tu.

lunedì 2 novembre 2009

Per voi

Per voi, che non ci siete più, almeno nei miei giorni, ma resterete sempre, una parte di me, scrivo due righe, in questo giorno in cui, sembra dovuto ricordare, ma io ricordo sempre.
Voi, che siete accanto a me, in quei momenti in cui, vorrei mollare tutto, e sparire..mi date ancora forza, perchè ricordo il bene che mi avete dato, i sacrifici, per farmi stare sempre al meglio.
Anche per voi vivo, proseguo in parte, le vostre volontà, i sogni e le speranze riposte, in quel lontano ragazzino, che è ormai uomo, anche se spesso cade, si rialza su, scollandosi la polvere di dosso, e più fotre continua a camminare, a correre.
I giochi semplici, di cultura contadina, i detti sempre veri, scherzosi ma sinceri, le lotte per raggiungere le mete, i trucchi di cucina, i capricci, l'amore dato e preso narturalmente, il senso della famiglia, il senso della vita.
Ora capisco tante cose, anche grazie a voi, e per voi, inseguirò ancora i sogni.

domenica 1 novembre 2009

Sarebbe un sogno

Domenica pomeriggio, sarebbe un sogno, stare qui accoccolati, guardando la tv, accarezzandoti piano, gurdandoti mentre sorridi, scherzando un pò, fra solletico e carezze...sarebbe un sogno!

sabato 31 ottobre 2009

In qualche dialetto

Ecco, già comincieno li botti, e schioppa qua, e schioppa la, tut un burdel ad sciupazament, un casin incossa, quindi, accirt, strunz arravugliat....

Se solo aprissi il tuo cuore

Stringimi ancora, in un abbraccio che sa dimostrare, senza parole, tutto quello che c'è.
Un abbraccio che manifesta, nonostante tutto, che l'amore che provo, supera ogni cosa, ed ora soffre, perchè relegato dalla raaltà, ad essere limitato, mentre vorrebbe esplodere, per aiutarti a sorridere ancora, sostenerti, farti capire che in due, il peso delle cose, diminuisce.
Per amor tuo, sono forte, non ho paura di niente, se non della tua assenza.

Fino alla fine

Mi batterò fino in fondo, consumando ogni attimo di questa esistenza, lottando con ogni mezzo, rincorrendo i miei sogni, difendendo tutto ciò in cui credo.
Consumerò questa vita, come fin'ora è stato, per raggiungere i miei obiettivi.
Il tempo usura, corrode, ed io sono in parte consumato, ma fino all'ultimo respiro, fino all'ultima energia che avrò, cercherò di strappare a questa realtà, i miei sogni.
Sarò sempre sereno, non avrò rimpianti, avendo sempre lottato, fino alla fine...

TI AMO

Andrea Moretti www.fattidiversi.splinder.com

Congratulazioni! Finalmente hai realizzato un sogno, con la pubblicazione delle tue poesie in cartaceo, molte più persone potranno godere dei tuoi versi, versi poetici, che racchiudono sempre un sensato senso, e riescono ad esprimere emozioni, con il piacere del tuo elegante, a volte ermetico, modo di scrivere.

www.fattidiversi.splinder.com

venerdì 30 ottobre 2009

Cos'è, se non amore!

Cos'è, che mi fa volare, solo se ti ho accanto, anche se sei distante, mi basta guardarti, per sentirmi in paradiso.
Cos'è, che mi spinge, a lottare, e a non aver alcun timore, cos'è quel dolore, che sento anch'io, se lo senti tu.
Cos'è, che cancella tutto ciò che c'è attorno, quando sei con me, non c'è spazio, non c'è tempo, non c'è limite a te.
Quei fremiti, forti brividi, che mi accendono emozioni, sempre forti e consapevoli oramai, del fatto che per me, sei l'amore.
Cos'è, che mi da la serenità, anche in questa inquietudine, forse la sicurezza del mio cuore, che crede, ancora, che da una cosa così bella, solamente altre cose belle, nasceranno.
Cos'è, che rende adorabili, anche quelle cose, che sono così distanti da me.
Cos'è, che mi fa sorridere, anche se a volte, sei duro a parole.
Cos'è, che mi ha fatto capire, che che ero egoista e insicuro, cos'è, se affronto, tutto il mondo per te, senza avere paura e ripensamenti, senza rimpianti, ma con la certezza, che tutto questo è l'amore, che provo per te.

martedì 27 ottobre 2009

lunedì 26 ottobre 2009

Le mie scuse telegrafiche

Chiedere scusa, può aiutare ad essere più sereni e consapevoli..
Chiedo scusa al sole, perchè non so più prendere tutto il suo calore e la sua luce.
Chiedo scusa al futuro, del quale ho scarsa fiducia.
Chiedo scusa a te, che non ho saputo capire, aspettare, proteggere e difendere.
Chiedo scusa a chi non posso dare nulla di me.
Chiedo scusa a me stesso, perchè troppo spesso, non mi metto al primo posto.

venerdì 23 ottobre 2009

Ci sei

Ci sei, mentre osservo il tramonto, che a sua volta mi vede tramontare in te.
Ci sei, quando al mattino, torna la luce nei miei occhi.
Ci sei, quando aprendo la porta, rivedo quelle scale, e ricordo quel giorno in cui, timidamente, le stavi percorrendo, per venira in me.
Ci sei, quando mi accendo una sigaretta, quando ho freddo, quando mangio, quando distrattamente, dico le cose che dici.
Ci sei anche quando mi vesto o mi spoglio, quando faccio cose che ho ripreso a fare con te.
Quando mi manca la tua voce, il tuo profumo, i tuoi sguardi,le tue carezze, i tuoi baci, le tue battute, le tue smorfie, le tue pazzie, i tuoi silenzi, allora ci sei come non mai.
Ci sei, io non posso farci nulla, ci sei, ci sei sempre.

Giorni

Giorni che vanno via, come sabbia che si perde fra le mani, tutti diversi e tutti uguali, oggi sembra ieri, ieri è già domani.
I giorni passati, molti sono archiviati, altri cancellati, altri ancora sono qui, si ripresentano in moto perpetuo in me, che vivo giorni, strani, ma sono solo miei, e li tengo stretti, li respiro, li consumo, fino a che, ne restarà solo uno, l'ultimo.
Giorni con te, senza di te, che lasciano lacune nel cuore, gioie o rabbia, dolore e felicità, comunque, quanto amore, da quel giorno là...
Giorni persi, fra giorni inversi, un universo scandito da te, che sei, il mio giorno migliore.

giovedì 22 ottobre 2009

Appena prima di dormire

Vicina mi sembra, la voce lontana, di te, che lontano, sei qui, fra le cose più semplici o ardite, nello specchio, che rimanda la mia immagine, intrisa di te, o in ogni gesto e pensiero, che sono parte di me.
Io, non sono più io? Ho qualcosa in più di ieri, qualcosa che non ho, che m'accompagna, tal volta, tenendomi dolcemente per mano, oppure, trascinandomi duramente, dietro se.
L'ultima nube di fumo, di questa ennesima sigaretta, offusca la vista, ma nulla può offuscare, ciò che vedo solamente con il cuore.

mercoledì 21 ottobre 2009

lunedì 19 ottobre 2009

Stramaledetto cuore

Questo sentimento mi divora, non posso esprimerlo più, non può volare, resta dentro me, mi rode dall'interno, lentamente, giorno dopo giorno, è il mio unico compagno, che mi ricorda ciò che vorrei dimenticare.
Che me ne faccio di questo sentimento inutile, una cosa così bella, che ora pare la cosa più brutta che ci sia.
Lo stesso sentimento, a causa della tua assenza, genera l'effetto opposto di ciò che era.
Come vorrei non averlo questo stramaledetto cuore, che è sempre stato il mio punto debole, io, che non ho mai avuto paura di nulla e nessuno, che ho sempre sfidato le avversità, lanciandomi in avventure di vita, a testa alta, forse a tratti cinico ed egoista, ma padrone, tenendo sempre le redini del carro...ora, per un cuore, sono atterrato, atterrito, quasi annullato.
Cosa darei per non avercelo sto stramaledetto cuore, e per tornare ad essere, come un tempo, padrone di me stesso.

Senza titolo

Sogni ed incubi si alternano dentro me, circondato d'amore che non riesco a cogliere, da corpi che non voglio, poichè la tua immagine s'impone innanzi a tutto, benchè provi a scacciarla, con l'aiuto della ragione e del buonsenso, non ci riesco.
Per quanto tempo ancora questo supplizio, questo alternarsi assurdo di stati d'animo,di forza e fragilità.
Ero sicuro delle mura di cinta, che mi ero lentamente e faticosamente costruito attorno, ma è bastato un sorriso ad abbatterle, e mentre chi sorrise, ora è andato oltre e vive la propria vita, io resto inchiodato, fra le macerie che mi hanno sepolto.
Dovrei chiedere scusa a me stesso, e anche a chi, non può prendere quella parte di me, che è ancora schiava di un'insensato sentimento.

sabato 17 ottobre 2009

Un gioco di ruolo

Cos'è la vita, se non un continuo gioco di ruolo, sono stato carnefice e poi vittima.
Negl'anni trascorsi lentamente, nei giorni burrascosi, contro corrente, oppure nei momenti di paradiso, comunque e sempre era un ruolo.
Amico, amante, tradito, traditore, schiavo, dittatore, spettatore, attore, oceano o rigagnolo, sono stato tutto, quanti cambi d'abito, quante emozioni, a volte troppo forti, da perdere il controllo, sbagliando strada e vita.
Sono ancora qui, pronto a cambiare nuovamente il gioco, che a volte è così duro, ma è la cosa più bella che ho.
Se ora è freddo, mi coprirò di più, arriverà la primavera, allora potrò, alleggerirmi dal peso degli abiti, dal peso di un presente, che diverrà passato.
Autunno, ti tradisco, questa volta non vado in letargo, magari, più lento di un tempo, ma con la stessa voglia di andare, cercare, sperimentare sulla mia pelle, cose vecchie, ma con persone nuove, che se avranno un sorriso sincero, quello sarà il mio premio, poichè, credo ancora, che la vita vada condivisa e non tenuta egoisticamente solo per se.
A braccia aperte, scoprendo il cuore, cammino lentamente, incontro a domani, senza sapere quale sarà il mio prossimo ruolo.

venerdì 16 ottobre 2009

Il cuore va in ferie

Ora il cervello si è riattivato, ha mandato in ferie il cuore, ha fatto la lista di ciò che era brutto:
Diceva di non frequentare locali e poi c'era sempre dentro
Diceva di volermi bene e poi con freddezza e acidità giudicava e condannava
Diceva di essere sincero e pulito e poi si son scoperti gli altarini
Chissà perchè quando era con me aveva sempre il telefono silenzioso...
ha fatto i raggi x al mio cellulare, ma del suo non mi ha mai mostrato nulla...chissà perchè....
Diceva di essere forte e di lottare per le cose in cui credeva...
E quei profili sono rimasti sempre la a disposizione di tutti...
Diceva diceva e poi spesso si contraddiceva...
Allora quel giorno alla luce di tutto ciò ho detto basta, anche se poi mi mancava, perchè era il cuore ad avere il sopravvento, ma ora il cervello mi ha detto :" stavi male con lui, erano pochi i bei momenti, ci hai messo tutto te stesso, anche andando contro di te, ora basta, guarda altrove, guardati allo specchio e sorridi, perchè non hai nulla da rimpoverarti...hai tante cose da fare, l'amore giusto arriverà!"

giovedì 15 ottobre 2009

Fa male

Grigia giornata fredda, con le foglie morte che hanno ricoperto le strade, calpestate da gente, che cammina con in testa chissà quali sogni e pensieri.
Da questa finestra osservo quel pezzo di cielo che ora è solo mio, mentre ho freddo nell'anima, per me è già inverno, nulla riesce a scaldarmi.
Mi sento grigio come questa giornata, privo di calore e colori, artefice del mio dolore, tra rabbia e pianto trascorro queste ore.
Ormai da giorni non ci sei, e da allora, tutto sembra non avere un senso.
Cerco la forza che non mi è mancata mai, ma nelle questioni d'amore, quella forza appassisce.
Forse devo solamente vivere e consumare tutto questo male che ho dentro, forse devo rassegnarmi veramente, ma la ragione lotta col cuore, ed io sono vittima di emozioni svanite, di progetti sfumati, di carezze ormai negate, di baci che sono solo ricordi.
Non intravedo un'orizzonte limpido, ma solo nebbia attorno a me, tutto inutile e tutto vano, non sento più il gusto della vita.
Forse domani passerà, me lo dicono tutti, ma solo io so ciò che provo, e conoscendomi posso dire, che essendo difficile all'amore, ci vorranno mesi oppure anni, per dimenticare quel breve cammino, che abbiamo intrapreso assieme, arduo a tratti, ma in discesa quando eri con me.
Sembra impossibile immaginarmi nel mondo, solo, senza te.
Com'è possibile che un fulmine a ciel sereno mi abbia scosso così...me ne stavo tranquillo a vivere solo di me, che ora non mi basto più.
Che farei per tornare indietro, cose assurde e impossibili, per avere ancora il tuo cuore dentro me.
Fa male l'assenza di te, fa male pensare a ciò che sarà, fa male la vita senza te.

mercoledì 14 ottobre 2009

In equilibrio

Resto in equilibrio precario, su questo sentimento spezzato, sul futuro immaginato assieme, sul passato vissuto e condiviso.
Il tempo si è feramto, le lancette dell'orologio sono inchiodate, come lo stesso orologio lo è al muro, come io lo sono ancora a te.
Fuggo dal cuore, ma è inutile, mi raggiunge sempre, e quando arriva il momento di chiudere gli occhi, in quel buio, riappari come non mai, a farmi male.
Sorrido quando ricordo quei momenti, che avrei voluto vivere per sempre, con te, in te, e che ora sono solamente da cancellare.
Quanto tempo dovrà passare, prima ch'io viva serenamente, senza avere ancora te nell'anima?
Resto in equilibrio, fra cuore e mente, fra sogno e realtà.

lunedì 12 ottobre 2009

Favola

Vorrei

Il sole scalda ancora questa mia esistenza, e illumina la strada, schiarendo il percorso e le idee.
Passo dopo passo, con la mia ombra che mi fa compagnia, attraverso il mio destino, a volte con passo incerto, oppure con fermezza e sicurezza.
Mentre cammino, penso a ciò che vorrei.
Vorrei un mondo più sincero, meno egoista, che riprenda il contatto con le cose importanti.
Vorrei al mio fianco una persona, che mi renda completo, che sappia apprezzare, anche i miei momenti no, che se ha bisogno mi chieda aiuto, che sappia affrontare ogni cosa a testa alta, che sappia anche cambiare idea, che dimostri l'amore, con semplici gesti e parole, che sia ambizioso si, ma senza diventare egoista e irrispettoso, che sappia sempre mettersi nei panni altrui, che comprenda il senso delle cose, che sorrida anche nei momenti bui, che si faccia amare, nel modo più sincero che c'è, che mi stringa forte, quando la vita è avversa, che sappia lottare per le proprie idee, che non dia troppa importanza alle forme, bensì ai contenuti.
Quante altre cose vorrei, in questo mondo che gira al contrario, che rende tutto così difficile a volte, quando in realtà sarebbe tutto semplice.
La mia ombra si allunga, distesa sulla via, mi precede, mentre il sole alle spalle sta scendendo giù, ma domani tornerà a scaldarmi ancora, illuminandomi.

A Luigi

Un quarto di secolo più di me, ma quante esperienze comuni, e quanti pensieri uguali ci accomunano.
Consigli seinceri, che provo a seguire, anche se spesso, faccio di testa mia, ma ugualmente tu mi capisci, e non mi condanni per quello che accade.
Vedo le attenzioni che hai, ti spendi per me, e quando sono un pò giù, mi dici che poi passerà, con quella tua sana ironia, che cela grandi verità, nei tuoi sorrisi e nella tua sicurezza, spesso vedo me stesso.
Sei molto simile a me, volevo ringraziarti di tutto, volevo anche dirti che, se potessi scegliere, sceglierei te come padre.

Incontro alla vita

sabato 10 ottobre 2009

Ma quale domani

Come pensare a domani, quando ieri era tutto diverso, assieme a te.
Tutto è inodore, insapore, solo una triste emozione mi fa sempre compagnia, mentre non ho quasi più lacrime, mentre vorrei sbattere la testa al muro, per essere stato così stupido, e per non sentire più nulla.
Come puoi essere così forte, mentre mi sto straziando per la tua assenza?
Com'è possibile che dopo tanti sforzi e tante belle cose, ora, per una sciocca avventatezza, non ci possa essere un domani?

Tu sei nel mio presente

giovedì 8 ottobre 2009

Senza te

Cosa resta di quei songi, di quelle notti spese ad aspettare di sentire la tua voce.
Cosa me ne faccio, di tutto l'amore che non vuoi più, se potessi, per non soffrire, lo butterei via.
Ma come cambiano le cose, per colpa di stupidi errori, perchè in amore divento a volte fragile.
Come faccio a dimenticare tutto così, come se fosse normale, non ricordare quei brividi.
I tuoi sorrisi, le tue carezza, il calore che mi scaldava, non sono più per me, che resto quasi immobile, annegando in questo immenso dolore, e con la rabbia verso me stesso, che non sono stato in grado di capire certi tuoi aspetti.
Come posso non rimpiangere te, come posso soffocare la speranza che torni da me, perchè a tutto c'è rimedio, lo so bene, basterebbe dare spazio ancora a quei sogni, ai progetti, o semplicemente stringersi un pò, restando li, senza parlare, ascoltando l'anima che si esprime in un abbraccio.
Come posso pensare ad un altro che prenda il tuo posto, io che da sempre credo, che l'amore è una cosa rara e che non lo trovi così per caso, come per caso non ci siamo incontrati noi.
Se vedevamo lo stesso cielo pur stando lontani, se il nostro passato era a tratti troppo simile, se tremo ancora quando ti penso, se mi consumo gli occhi, riguardando le nostre immagini, se mi manca l'aria, se a fatica riesco a pensare a domani, se sei ancora tutto per me, se tutto questo non è un caso, io ci credo ancora perchè, sarei disposto a tutto per dimostrare tutto l'amore che ho solo per te.
Le difficoltà, le avversità, assieme a te erano un gioco, che forza mi davi, e ancora me la dai, quante cose ho fatto per te, io che non le avrei mai fatte per nessuno.
Non buttiamo via la possibilità che una amore possa vivere e crescere, curandolo, di giorno in giorno, assieme, come fosse quel bimbo che tanto vorrai, come un fiore che sboccia e ti da felicità.
Continuerò a credere in noi, in te, perchè lo so, che nel cuore tuo c'è ancora spazio per me.
Lotterò a costo di sembrare l'odierno Don Chisciotte, io che sono solo un uomo, vedrai ti stupirò.
Senza te, io non ci sto, senza te è una pena troppo assurda da scontare.
Sono qui immobile, tremo, sei sempre con me.

QUANTE VOLTE

mercoledì 7 ottobre 2009

L'ultima volta

avrei fatto i salti mortali per te, se solo mi avessi dato un piccolo segno quotidiano del tuo amore...avrei attraversato gli oceani, scalato le montagne, se solo mi avessi capito...ora tutto l'amore che c'è lo devo soffocare, a faica lo trattengo...ti ho dato tutto di me..avevi promesso di aver cura del mio cuore...ora esilio il cuore a tempo indeterminato...chi lo vuole se lo dovrà sudare...


Domani

Ancora qui

Eccomi...ancora qui...dopo essere stato travolto da una piacevole tenpesta...

giovedì 24 settembre 2009

EH EH EH

Sei qui accanto a me e non mi manca più nulla, forse riesci a capirlo dai miei sguardi, e da come a volte ti guardo e magari ti da anche fastidio :P
Ma quanto bene ti voglio piccolo mio! Vedi che assieme tutto è più bello?
Adesso dammi un bel bacio! TI VOGLIO TANTO BENE!

E quel giorno non mi perderai più

domenica 20 settembre 2009

giovedì 13 agosto 2009

Non ti dimenticherò

Fra ieri e domani

Che strano giorno questo, che mi ricorda di com'ero ieri, così diverso da ora, e mi fa pensare a come sarò domani.
Ieri era tutto bello, colorato e profumato, oggi è tutto un pò sbiadito, inodore..e domani? Forse mi dovrei soffermare, cercando di riconquistare un pò di ieri, ma oggi non ho molto tempo, e a breve sarà già domani.

venerdì 7 agosto 2009

M'avete rotto er cazzo

Voi indecisi, voi che vi definite bisex, avete ragazza o moglie, e siete più checche di Malgioglio, m'avete rotto er cazzo.
Voi gay, che vi definite insospettabili, e poi siete come i bisex sopra, m'avete rotto er cazzo.
Voi che cercate l'amore, e poi prima di chiedere il nome, chiedete le dimensioni del cazzo, m'avete rotto er cazzo.
Voi che siete sicuri e certi di ciò che volete, e poi vi perdete, m'avete rotto er cazzo.
Voi che siete attivissimi, e poi me tocca sempre sbattervelo ar culo, m'avete rotto er cazzo.
Voi, proprio voi, che parlate, parlate, ma le vostre parole sono distanti anni luce dai vostri gesti, m'avete rotto er cazzo!

domenica 2 agosto 2009

Piccole sfumature in una notte a sorpresa

Negl'occhi limpidi e sereni, ho intravisto un universo, fatto di timide emozioni e irremovibili certezze, mentre dai lenti e delicati gesti, ho attinto serenità, ma anche l'aleggiare d'una costante irrequietezza interiore.
Le parole, a tratti confuse nei pensieri, si susseguivano, armoniche e morbide, come la soave melodia del flauto.
La normalità, racchiusa nei discorsi e nei sorrisi, mi ha sorpreso, e il grigio che avevo attorno, d'un tratto, s'è tinto d'arcobaleno.

sabato 1 agosto 2009

La ruota gira

Com'era bello, a vent'anni, avere gl'attenti occhi addosso, e a volte arrossire ingenuamente, d'innanzi al nuovo pretendente, che di complimenti e gesti carini t'avvolgeva.
Pareva d'essere speciale, e spesso, non si dava peso alla gente, si volava di fiore in fiore, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, non preoccupandosi per ciò che potava accadere a chi aveva passato il turno.
Si sorrideva delle altrui emozioni, quando non interessavano, e con leggerezza, e a volte cattivo gusto, si troncavano le storie, senza alcun rimorso,rimpianto e scrupolo.
E il gioco è bello, ma cambia col tempo. La ruota gira, e da furbetto giovincello che tirava i fili, ti ritrovi grandicello, aggrovigliato in una matassa, e t'accorgi che il tempo più bello l'hai consumato.
Tutto si ripete ciclicamente, ma la tua posizione muta col tempo. L'unica cosa positiva è che, almeno, hai vissuto tutto da ogni punto di vista.

giovedì 30 luglio 2009

L'arte del mentire

Per mentire e portare avanti storie fantasiose, bisogna essere molto attenti, pignoli, intelligenti e scaltri. L'arte del mentire è antica come l'uomo, ma è come il fuoco, se non sai maneggiarlo, alla fine ti bruci.
La giovane età, porta spesso ad un senso di onnipotenza, ci ci sente forti, tutto è possibile, il mondo è nelle tue mani, credi.
Poi, t'imbatti in un uomo, che dell'arte della menzogna, potrebbe essere maestro, ma che ha anche capito, che alla fine, una menzogna gratuita non ha senso, molto meglio la verità, nella maggior parte dei casi...poi qualche bugia a fin di bene è sempre ammessa.
L'uomo sorride, vedendo il giovane arrampicarsi sugli specchi, non è portato per l'arte menzognera, è goffo, come una gallina che tenta di spiccare il volo.
Essere sicuri di se stessi, meticolosi, far combaciare ogni pezzo del puzzle e crearsi varie possibilità di fuga, saper improvvisare a sangue freddo, ma soprattutto, conoscere un minimo la vittima, poichè solamente la conoscenza è la chiave che apre ogni porta.
Di necessità virtù!

venerdì 17 luglio 2009

Tempor(e)ale

L'evanescenza del tempo, impercettibile e subdolo, tanto che t'accorgi, guardando indietro, che di strada ne hai fatta, discese libere, salite difficoltose. Dietro gli angoli, sorpese piacevoli, ma anche inaspettate infamità. Il tempo perso ad occuparsi di niente, o quello sudato, per conquistare un vecchio sogno, un pò arruginito e stanco. Nello scorrere del tempo, quella strada continua, anche se il passo non è più incerto e affrettato, come le emozioni, che non sono più così prepotenti. Sarà che per strada hai incrociato un mare di persone, alcuni ti hanno segnato, altri come carezze del vento, ti hanno solamnte sfiorato. T'accorgi che, il tempo alla fine, ti ha cambiato, fra rughe sul viso e graffi nel cuore, mentre cerchi un altro sogno da seguire ancora, perchè quelli vecchi sono usati e da gettare via. Nei ricordi s'affievoliscono le intensità di certi momenti, come quei sorrisi e pianti, che vedi ancora, ma opachi e plastificati.
Ma ti chiedi ancora il senso di tante cose, con meno fame però, perchè hai capito, che non potrai mai avere certe verità. Quando dicevi "per sempe", oppure "mai", poi ti ritrovavi nel ricrederti, un pò più nuovo e consapevole, che di certezze ne puoi avere ben poche.
Rimani su quella strada, anche se non hai nessuno accanto, arriveranno nuove correnti da seguire, sogni da strapazzare, sorrisi falsi o sinceri, dolori nuovi o vecchi, e ancora albe e tramonti da guardare, stelle lontane, lontane come te, da com'eri ieri, da come, e chi sarai, domani.

sabato 11 luglio 2009

Caro zio

Te ne vai così, in silenzio, mentre tutto contiua a girare come sempre.
E ti ricordo allora, con quattro parole che vengono dal cuore, come quando parlavamo, nel bene o nel male, di questa vita, delle sue bellezze o delle sue difficoltà.
Ora che lasci ogni cosa alle spalle, la tua famiglia, gli amici e le abitudini, le battuine argute e quei sorrisi contagiosi, non posso che ricordarti com'eri.
Grazie zio per l'affetto che m'hai dato, i consigli mai ascoltati e una mano su cui contare sempre.
Fai buon viaggio, anche li dove andrai, sarai sempre speciale e prorompente.
Ciao, caro zio.

lunedì 15 giugno 2009

Destra e sinistra

La destra stà prendendo piede, la sinistra perde colpi.
Il PD non rappresenta più un movimento di centro sinistra, è un partito di centro, con un ex democristiano come leader. La sinistra estrema si è frammentata, non esiste praticamente più. In tutto questo, il centro destra, acquisisce ancor più potere, la Lega Nord è sempre più forte.
La crisi ha avuto un ruolo fondamentale in tutto ciò, la gente spaventata aveva il bisogno di essere rassicurata, semplice psicologia, e questo governo, che di psicologia e comunicazione è maestro, ha saputo giocare abbastanza bene.
Pur non condividendo l'operato del governo, devo dire che è una cosa positiva vedere che comunque, nel bene o nel male, il centro destra sta lavorando, fa qualcosa almeno!
La campagna fatta contro i migranti è stata un punto cruciale, fare leva sulla sicurezza, spingendo anche su un patriottismo fasullo e ipocrita, ha tirato fuori il peggio degli italiani, il recondito razzismo che si celava in certi stupidi e basici personaggi,creare l'idea che lo straniero fosse un nemico, dipingendolo come un ladro di lavoro, un delinquente. NON PASSA LO STRANIERO! Andiamo a vedere quante badanti straniere lavorano in nero per elettori del centro destra? E quanti operai, soprattutto edili, lavorano nei cantieri dei sostenitori di questo governo? E nei cantieri delle società di Silvio?
La solita ipocrisia italiana, come con le prostitute, ce ne sono a centinaia, ma nessuno ammette di usufruire del servizio, anzi, da buoni cristiani, criticano le lucciole, alla luce del sole, mentre la notte...bhe non vorrei essere troppo informale...
La sinistra dovrebbe capire che non è più il tempo di incaponirsi e quindi frammentarsi, ma di mediare e di creare una grande alleanza, fatta di compromessi, anche se non è una grande vittoria, ma è l'unico modo per poter difendere il paese da Berlusconi & C.
Il presidente del consiglio rappresenta benissimo la stragrande maggioranza degli italiani, l'Italia degli intrallazzi e dei furbi, per questo motivo il consenso del premier è così elevato, alla faccia del caso Mills, velinopoli, Noemi, lodo Alfano, intercettazioni ecc ecc.
Il vero problema non è la classe politica che ci ritroviamo, bensì il popolo che la elegge e permette che questi quattro ladroni continuino a padroneggiare, rubare e delinquere con il nostro silenzioso e stupido consenso.

sabato 13 giugno 2009

Lettera all'amico sconosciuto

Anche tu come me hai avuto le prime paure del buio e della solitudine.
Una luce fioca vegliava sui tuoi sogni, un uomo ed una donna sempre accanto a te.
L'emozione e la curiosità, le risate e le buffe cadute, barcollando, muovendo i primi passi,
con il profumo dolce e magico di quel tempo lontano, che ogni tanto pare ancora di sentire.
Anche tu avevi un cielo e le stelle in cui perdere lo sguardo e l'uomo cattivo se non dormivi.
Avrai, come me, avuto le prime cotte, sentirsi strani davanti a quel viso, emozionati e non capire bene perché, il corpo dava strani brividi.
L'amico del cuore, l'avevi anche tu, ci litigavi e poi in un secondo era pace, correndo a perdifiato dietro ad un pallone o trascinando un aquilone, che sfidava con ali di carta un cielo immenso, mentre tu stavi spiccando il volo nella vita, che certo non era come la vedi ora, perché gli occhi di quel tempo ce li hanno velati con tante storie, non favole belle, ma ipocrisie e bugie al servizio del potere che oggi ci mette l'uno contro l'altro.
Anche tu come me, ovunque sia la tua casa e qualunque ora stai vivendo, con musica, cibo e abitudini un po' diverse dalle mie, avrai pianto, amato, sorriso e anche odiato, camminato sotto la pioggia, schizzato dalle pozzanghere o riscaldato dal sole d'estate.
Tante idee nostrane, che c'invadono i pensieri, tante nostre conclusioni, ma solo nostre e non prese in prestito da chi pretende di infonderci pensieri e idee, sono queste le nostre ricchezze e l'unica vera libertà.
Anche tu come me, hai vissuto le stesse cose, ma ora grazie ai potenti, ci divide il colore della pelle,
il lavoro e quelle diversità che dovrebbero arricchirci ci allontanano.
Non credo a chi dice ti te che sei delinquente, che sei stupido e cattivo e quindi meriti il peggio e che se stai male ti devi arrangiare e non rompere le scatole.
Qui vicino casa mia c'è un uomo tutto vestito di bianco, che mi ricorda nei secoli le ingiustizie e le infamità perpetrate, uccidendo gente e pensieri, in nome di un dio che se ci fosse, prenderebbe certo grandi distanze da chi, spacciandosi per suo portavoce, invece di costruire distrugge.
Qui ci sono tanti colori e bandiere di partiti politici, che scelgono per il nostro bene e pianificano il nostro futuro.
Sai cosa penso, che siamo tutti uguali in questo mondo e che forse i veri diversi, i delinquenti e i perversi, sono quelli che vogliono il potere ad ogni costo e che a testa alta ci prendono in giro, raccontandoci bugie.
Anche tu come me, ora potresti mandarli a quel paese e ricominciare a vivere in sintonia con la giustizia che c'è nella coscienza di ogni uomo, per fare in modo che domani, i nostri figli, non vivano queste follie, che hanno tracciato confini nei territori e nelle menti di un'intera specie.

venerdì 12 giugno 2009

lunedì 11 maggio 2009

Sintesi dei principali orrori della Chiesa

“Alla memoria della libera scienziata e filosofa Ipazia,
massacrata dal Dottore e Padre della Chiesa Santo Assassino Cirillo Vescovo d’Alessandria”

La Chiesa ha ucciso, perseguitato, bruciato vivi e torturato milioni di individui, solo per il fatto di avere un pensiero differente: la Santa Inquisizione, la Caccia alle Streghe, la Persecuzione degli eretici, le Crociate e la conversione forzata dei nativi americani, sono solo alcuni esempi.
Ecco qui di seguito un esempio degli orrori e delle persecuzioni della Chiesa. Come si vede, si parte da quelle che erano ingiustizie o persecuzioni per poi finire in orrori veri e propri. Lo scopo è quello di rendere l'idea di con quali mezzi si sia affermato e diffuso il cristianesimo a scapito delle altre religioni, nonché di come abbia mantenuto la sua autorità.
Ciò che segue è frutto di ricerche effettuate da più studiosi, tra cui quelle di V. Rassias per quasi tutta la prima parte e P. Marazzani per quasi tutta la seconda parte (tranne la fine).
Tutti i crimini seguenti, effettuati dalla Chiesa in nome di Cristo, sono rimasti impuniti.
Religioni diverse da quelle cristiane, come il culto di Mitra, dovettero soccombere al divieto degli imperatori cattolici: istigati dalla Chiesa, ancora nel IV secolo i loro fedeli vennero perseguitati dai cristiani, i loro templi saccheggiati, i loro sacerdoti assassinati e sepolti nei sacrari rasi al suolo. Fra le rovine dei Mitreo di Saalburg è stato ritrovato lo scheletro incatenato del sacerdote pagano, il cui cadavere era stato sepolto in quel luogo per dissacrarlo in perpetuo.



Anno 314 - Immediatamente dopo la sua piena legalizzazione, la chiesa cristiana attacca i pagani: il concilio di Ancirra denuncia il culto della Dea Artemide.

Anno 324 - L'imperatore Costantino dichiara il cristianesimo come l'unica religione ufficiale dell'impero romano. In Didima, in Asia minore, viene saccheggiato l'oracolo del Dio Apollo e i sacerdoti pagani vengono torturati sino alla morte. I pagani vengono allontanati dal Monte Athos e sono distrutti tutti i templi greci del luogo.

Anno 326 - L'imperatore Costantino, seguendo le istruzioni di sua madre Elena, distrugge il tempio del Dio Asclepio in Aigeai, in Cilicia e molti templi della Dea Afrodite in Gerusalemme, Afaka, Mambre, Feniciea, Baalbek, ecc.

Anno 330 - L'imperatore Costantino ruba i tesori e le statue dei templi pagani della Grecia per decorare la Nuova Roma, Costantinopoli, la nuova capitale dell'impero.

Anno 335 - L'imperatore Costantino saccheggia molti templi Pagani dell’Asia Minore e della Palestina e ordina l'esecuzione per crocifissione di "tutti i maghi e indovini". Viene martirizzato il filosofo neoplatonico Sopatrus.

Anno 341 - L'imperatore Flavio Giulio Costanzo perseguita "tutti gli indovini e gli ellenici”. Molti pagani greci sono imprigionati o giustiziati.

Anno 346 - Nuove persecuzioni su larga scala contro i pagani di Costantinopoli. Viene bandito il famoso oratore Libanius, accusato di essere un “mago”.

Anno 353 - Un decreto di Costanzo ordina la pena di morte per tutti coloro che pratichino sacrifici e idolatria.

Anno 354 - Un nuovo decreto ordina la chiusura di tutti i templi pagani. Alcuni di questi sono profanati e trasformati in bordelli o sale da gioco. Sono giustiziati molti sacerdoti pagani.

Anno 354 - Un nuovo editto di Costantino ordina la distruzione dei templi pagani e l'esecuzione di tutti gli idolatri. Primi roghi di biblioteche in varie città dell'impero. Le prime fabbriche di cemento vengono costruite vicino ai templi pagani chiusi. La gran parte delle sacre architetture dei pagani vengono ridotte a calcinacci.

Anno 357 - Costantino proibisce tutti i metodi di divinazione, compresa l'astrologia.

Anno 359 - In Skytopolis, Siria, i cristiani organizzano il primo campo di concentramento per la tortura e l’esecuzione dei pagani arrestati in qualsiasi parte dell’Impero.

Anno 361 fino al 363 - La tolleranza religiosa e la restaurazione dei culti pagani sono nuovamente dichiarate a Costantinopoli, il 1° dicembre 361, dall'imperatore Flavio Claudio Giuliano.

Anno 363 - Assassinio dell'imperatore Giuliano (26 giugno).

Anno 364 - L'imperatore Flavio ordina di bruciare la biblioteca di Antiochia.

Anno 364 - Un editto imperiale, dell’11 settembre, ordina la pena di morte per tutti i pagani che praticano il culto antico degli Dei ancestrali o praticano la divinazione ("sileat omnibus perpetuo divinandi curiositas"). Tre decreti differenti (4 febbraio, 9 settembre, 23 dicembre) ordinano la confisca di tutte le proprietà dei templi pagani, punendo con la pena di morte tutti coloro che praticano rituali pagani, inclusi quelli fatti privatamente.

Anno 365 - Un decreto imperiale, del 17 novembre, proibisce ai funzionari pagani di comandare i soldati cristiani.

Anno 370 - L'imperatore Valente ordina una tremenda persecuzione contro i pagani in tutta la parte orientale dell’Impero. Ad Antiochia si giustizia, in mezzo a molti altri pagani, l’ex governatore Fidustius e i sacerdoti Hilarius e Patricius. Si bruciano numerosi libri nelle piazze delle città dell'Impero dell’est. Si perseguitano tutti gli amici di Giuliano (Orebasius, Sallustius, Pegasius, ecc.). Viene bruciato vivo il filosofo Simonides e decapitato il filosofo Maximus.

Anno 372 - L'imperatore Valente ordina al governatore dell'Asia Minore di sterminare tutti gli ellenici e tutti i documenti relativi al loro sapere.

Anno 373 - Nuova proibizione di tutti i metodi di divinazione. Il termine "pagano" è introdotto dai cristiani per disprezzare i gentili.

Anno 375 - Si chiude il tempio del Dio Asclepio nell’Epidauro, in Grecia.

Anno 380 - Il 27 febbraio, un editto dell’imperatore Flavio Teodosio converte il cristianesimo in religione esclusiva dell’Impero Romano, proclamando: “tutte le nazioni che sono soggette alla nostra clemenza e moderazione devono continuare a praticare la religione che fu introdotta ai romani dal divino apostolo Pietro”. I non cristiani sono definiti "ripugnanti, eretici, stupidi e ciechi”. In un altro decreto Teodosio chiama "insani" tutti quelli che non credono nel Dio cristiano e proibisce discrepanze nei confronti dei dogmi della chiesa. Ambrosio, vescovo di Milano, comincia a distruggere tutti i templi della sua zona. I preti cristiani istigano e spingono il popolo a ribellarsi contro il tempio della Dea Demetra, in Eleusi e tentano di linciare i sacerdoti pagani Nestorius e Priskus. Il sacerdote pagano Nestorius mette fine ai Misteri Eleusini e annuncia la predominanza dell’oscurità mentale sopra la razza umana.

Anno 381 - Il 2 maggio, Teodosio priva di tutti i loro diritti i cristiani che tornano a praticare la religione pagana. In tutta la parte orientale dell’Impero si saccheggiano o si bruciano i templi e le biblioteche pagane. Il 21 dicembre, Teodosio proibisce anche la semplice visita ai templi ellenici. A Costantinopoli il tempio della Dea Afrodite diventa un bordello, mentre il tempio di Helios e Artemide una stalla.

Anno 382 - "Hellelu-jah", Gloria a Yawe, si impone nelle messe cristiane.

Anno 384 - L'imperatore Teodosio ordina al prefetto pretoriano Maternus Cynegius, un devoto cristiano, di cooperare con i vescovi locali e distruggere i templi dei pagani nel nord della Grecia e in Asia Minore.

Anno 385 fino al 388 - Maternus Cynegius, animato dalla sua fanatica sposa e dal vescovo (Santo) Marcellus, percorre con le sue bande tutto il paese, sequestrando e distruggendo cento templi ellenici, santuari e altari. Tra questi fu distrutto il tempio di Odessa, il Cabeireion di Imbros, il tempio di ZEUS ad Apamea, il tempio di Apollo a Dydima e tutti i templi di Palmyra. Migliaia di innocenti pagani in tutto l’Impero vengono martirizzati nel terrificante e orribile campo di concentramento di Skythopolis.

Anno 386 - L'imperatore Teodosio proibisce, il 16 giugno, il restauro dei templi pagani saccheggiati.

Anno 388 - Per volontà di Teodosio si proibiscono i dibattiti pubblici sui temi religiosi. Il vecchio oratore Libanius spedisce una famosa Epistola "Pro Templis" a Teodosio, con la speranza che quei pochi templi ellenici rimasti vengano rispettati e risparmiati.

Anno 389 fino al 390 - Si proibiscono tutte le feste che non rientrano nei calendari cristiani. Orde di eremiti fanatici, provenienti dal deserto, invadono le città del Medio Oriente e dell'Egitto distruggendo statue, altari, biblioteche, templi e linciando i pagani. Teofilo, patriarca di Alessandria, da inizio ad una dura persecuzione contro i pagani, converte il tempio di Dionisio in una chiesa cristiana, brucia il Mithraeum della città, distrugge il tempio di Zeus e schernisce i sacerdoti pagani prima di farli lapidare, mentre la popolazione cristiana profana le immagini di culto.

Anno 391 - Il 24 febbraio, un nuovo decreto di Teodosio non solo proibì la visita ai templi pagani, ma impose anche di guardare le statue deturpate. Nuove e terribili persecuzioni per tutto l’Impero. In Alessandria i pagani, liberati dal filosofo Olympius, organizzano una rivolta e dopo alcuni scontri si rinchiudono nel tempio fortificato del Dio Seraphide (il Serapeion). Dopo un violento assedio, i cristiani prendono l'edificio, lo distruggono, bruciano la sua famosa biblioteca e profanano le immagini di culto.

Anno 392 - L'8 novembre, l'imperatore Teodosio proibisce tutti i rituali non cristiani e li chiama "superstizioni dei Gentili" (gentilicia superstitio). Nuova persecuzione su grande scala contro i pagani. I Misteri di Samotracia sono proibiti e vengono assassinati i sacerdoti pagani. A Cipro il vescovo locale (San) Epifanio e (San) Tychon distruggono quasi tutti i templi dell'isola e sterminano migliaia di pagani. I misteri locali della Dea Afrodite vengono censurati. Nell’editto di Teodosio si dichiara: "quelli che non ubbidiranno al padre Epifanio non avranno diritto di vivere in quest'isola". I pagani si rivoltano contro l'imperatore e la Chiesa a Petra, Aeropolis, Rafia, Gaza, Baalbek e altre città del Medio Oriente.

Anno 393 - Si proibiscono i Giochi di Pythian, i Giochi di Aktia e i Giochi Olimpici considerati come parte dell'idolatria ellenica. I cristiani saccheggiano i templi di Olympia.

Anno 395 - Due nuovi decreti, del 22 luglio e del 7 Agosto, causano nuove persecuzioni contro i pagani. Rufinus, l'eunuco Primo ministro dell'imperatore Flavius Arcadius, dirige le sue orde di battezzati goti, guidati da Alarico, in Grecia. Animati dai monaci cristiani, i barbari saccheggiano e bruciano molte città (Dion, Delphi, Megara, Corinto, Pheneos, Argos, Nemea, Lycosoura, Sparta, Messene, Phigaleia, Olympia, ecc), massacrano o schiavizzano innumerevoli pagani ellenici e diroccano tutti i Templi. Bruciano il Santuario di Eleusi e bruciano vivi tutti i sacerdoti pagani, incluso il sacerdote Mithras Hilarius.

Anno 396 - Il 7 dicembre, un nuovo decreto dell'imperatore Arcadius ordina che il paganesimo sia trattato come atto di alto tradimento. Vengono incarcerati i pochi sacerdoti pagani rimasti.

Anno 397 - "Demoliteli!". L'imperatore Flavio Arcadius ordina la demolizione di tutti i templi pagani rimasti ancora in piedi.

Anno 398 - Il Quarto Concilio Ecclesiastico di Cartagine proibisce a tutti, inclusi i vescovi cristiani, lo studio dei libri pagani. Porfirius, vescovo di Gaza, demolisce quasi tutti i templi pagani della città, eccetto nove di loro che rimangono attivi.

Anno 399 - Con un nuovo editto, del 13 giugno, l'imperatore Flavio Arcadius ordina la distruzione immediata di tutti i templi pagani principalmente nelle zone rurali.

Anno 400 - Il vescono Nicetas distrugge l'oracolo del Dio Dionisio a Vesai e battezza tutti i pagani di quell'area.

Anno 401 - A Cartagine la popolazione cristiana lincia i pagani e distrugge templi e idoli. Anche a Gaza il vescovo locale, (Santo) Porfirio, ordina ai suoi seguaci il linciaggio dei pagani e la demolizione dei nove templi rimasti attivi in città. Il quindicesimo Concilio di Calcedonia ordina la scomunica dei cristiani che mantengono buone relazioni con i loro parenti pagani.

Anno 405 - Giovanni Crisostomo invia le sue orde di monaci vestiti di grigio e armati con mazze e bastoni di ferro a distruggere gli idoli di tutte le città della Palestina.

Anno 406 - Giovanni Crisostomo raccoglie fondi con l’aiuto delle ricche mogli cristiane per finanziare la distruzione dei templi ellenici. Ad Efeso si ordina la distruzione del famoso tempio della Dea Artemide. A Salamis, a Cipro, il “Santo” Ephiphanius e Eutychius continuano la persecuzione dei pagani e la distruzione dei loro templi e santuari.

Anno 407 - Un nuovo decreto proibisce una volta per tutte gli atti di qualsiasi culto non cristiano.

Anno 408 - L'imperatore dell'Impero occidentale Onorius e l'imperatore dell'impero d'oriente Arcadius, ordinano che tutte le sculture dei templi pagani siano distrutte o confiscate, proibendo anche il possesso privato di qualsiasi scultura pagana. I vescovi locali dirigono nuove e dure persecuzioni contro i pagani e si ardono al rogo i loro libri. Si perseguitano anche i giudici che mostrano pietà per i pagani. (San) Augustine massacra centinaia di protestanti pagani a Calama, in Algeria.

Anno 409 - Ancora una volta un decreto ordina che si castighi con la pena di morte chi pratica l’astrologia e ogni altro metodo divinatorio.

Anno 415 - Ad Alessandria la popolazione cristiana, animata dal vescovo Cirillo, a pochi giorni dalla pasqua giudaico-cristiana, attacca e martirizza, tagliandone il corpo a pezzi, la famosa e bella Filosofa Hypatia (Ipazia di Alessandria). I pezzi del suo corpo, portati per le vie di Alessandria dai cristiani della città, vengono bruciati insieme ai suoi libri nella piazza chiamata Cynaron. Il 30 agosto cominciano nuove persecuzioni contro tutti i sacerdoti pagani del nord Africa, che finiscono crocifissi o bruciati vivi.

Anno 416 - L'Inquisitore Hypatius, chiamato “La spada di Dio”, stermina gli ultimi pagani di Bithynia. A Costantinopoli, il 7 dicembre, vengono dimessi tutti gli ufficiali dell'esercito, gli impiegati pubblici e i giudici non cristiani.

Anno 423 - L'imperatore Teodosio II dichiara, l’8 giugno, che la religione dei pagani non è altro che “il culto del demonio” e ordina che tutti coloro che insistono nel seguirla e nel praticarla vengano castigati con il carcere e la tortura.

Anno 429 - Viene saccheggiato il tempio della Dea Atene (Parthenon) sull'omonima Acropoli. Si perseguitano i pagani ateniensi.

Anno 435 - Il 14 novembre un nuovo editto dell'imperatore Teodosio II ordina la pena di morte per gli "eretici" e i pagani dell'Impero. Si proclama che l’unica religione legale è il cristianesimo.

Anno 438 - L'imperatore Teodosio II emette un nuovo decreto, il 31 gennaio, contro i pagani, considerando la loro “idolatria” causa della recente peste.

Anno 440 fino al 450 - I cristiani demoliscono tutti i monumenti, gli altari e i templi di Atene, Olympia e altre città greche.

Anno 448 - Teodosio II ordina che si brucino tutti i libri non cristiani.

Anno 450 - Vengono demoliti tutti i templi di Afrodite, città della Dea Afrodite, e si bruciano tutte le librerie della città che è rinominata Stavroupolis (Città della Croce).

Anno 451 - Un nuovo decreto dell'imperatore Teodosio II, del 4 novembre, riafferma che l’idolatria deve essere castigata con la morte.

Anno 457 fino al 491 - Persecuzioni sporadiche contro i pagani nella parte orientale dell’Impero. Tra i giustiziati ci sono il medico Jacobus e il filosofo Gessius. Vengono torturati e incarcerati Severianus, Herestios, Zosimus, Isidorus e altri. Il predicatore cristiano Conon e i suai seguaci sterminano gli ultimi pagani dell'isola Imbros, nel nord est del Mar Egeo. Sono giustiziati a Cipro gli ultimi adoratori di Zeus Lavranius.

Anno 482 fino al 488 - Vengono sterminati la maggior parte dei pagani dell’Asia minore, a causa di una disperata rivolta contro l’Imperatore e la Chiesa.

Anno 486 - Molti sacerdoti pagani che erano rimasti in clandestinità vengono scoperti, arrestati, scherniti, torturati e giustiziati ad Alessandria.

Anno 515 - Il battesimo diventa obbligatorio anche per quelli che si dichiarano già cristiani. L'imperatore di Costantinopoli, Anastasius, ordina il massacro dei pagani nella città araba di Zoara e la demolizione del tempio locale del Dio Theandrites.

Anno 528 - L'imperatore Jutprada (Giustiniano) proibisce i giochi olimpici sostituiti da quelli di Antiochia. Ordina l'esecuzione - tramite il rogo, la crocifissione o lo smembramento mediante artigli di ferro - di tutti coloro che praticano "la stregoneria, la divinazione, la magia o l’idolatria" e proibisce tutti gli insegnamenti dei pagani affermando: “…è una sofferenza davanti alle insane bestemmie degli ellenici".

Anno 529 - L'imperatore Giustiniano chiude l'Accademia di Filosofia di Atene, dove aveva insegnato Platone, e confisca le sue proprietà.

Anno 532 - L'inquisitore Ioannis Asiacus, un monaco fanatico, dirige una crociata contro i pagani dell'Asia minore.

Anno 542 - L'imperatore Giustiniano permette all'inquisitore Ioannis Asiacus di convertire i pagani di Phrygia, Caria e Lydia, nell'Asia Minore. In 35 anni, 99 chiese e 12 monasteri furono edificati sopra i resti dei templi pagani distrutti.

Anno 546 - Centinaia di pagani sono condannati a morte a Costantinopoli dall'inquisitore Ionnis Asiacus.

Anno 556 - L'imperatore Giustiniano ordina al terribile inquisitore Amantius di andare ad Antiochia per arrestare, trovare e sterminare gli ultimi pagani della città e distruggere tutte le biblioteche private.

Anno 562 - Arresti di massa, torture ed esecuzioni dei pagani ellenici ad Atene, Antiochia, Palmira e Costantinopoli.

Anno 578 fino al 582 - I cristiani torturano e crocifiggono i pagani ellenici in tutta la parte orientale dell’Impero e sterminano gli ultimi pagani di Heliopolis (Baalbek).

Anno 580 - Gli inquisitori cristiani attaccano un tempio segreto di Zeus ad Antiochia. Il Sacerdote del tempio si suicida e vengono arrestati il resto dei pagani presenti. Tutti i prigionieri, incluso il vice governatore Anatolius, sono torturati e mandati a Costantinopoli per comparire in giudizio. Là vengono condannati a morte e dati in pasto ai leoni, tuttavia nel vedere che i feroci animali non erano intenzionati ad attaccare i condannati, vennero poi crocifissi. I cadaveri furono trascinati per le strade e lasciati poi senza alcun tipo di sepoltura tra le immondizie.

Anno 583 - Nuova persecuzione contro i pagani ellenici da parte dell'Imperatore Mauricius.

Anno 590 - In tutta la zona orientale dell’Impero gli “accusatori cristiani” scoprono cospirazioni pagane. Nuove tormentate torture ed esecuzioni.

Anno 692 - Il Concilio di Costantinopoli proibisce le restanti celebrazioni pagane/dionisiache come le Calende, Brumalia, Anthesteria, etc.

Anno 804 - I pagani ellenici di Mesa Mani (Cape Tainaron, Lakonia, Grecia) resistono con successo al tentativo di Tarasius, patriarca di Costantinopoli, di convertirli al cristianesimo.

Anno 850 fino all’860 - Conversione violenta degli ultimi pagani ellenici di Mesa Mani da parte dell’armeno (San) Nikon.

Anno 782
4.500 Sassoni sono decapitati su ordine di Carlo Magno per aver rifiutato il battesimo cattolico.

Anno 965
24 ribelli romani sono condannati a morte su ordine di papa Giovanni XIII a Roma.

Anno 1096
800 ebrei sono massacrati dai cattolici a Worms in Germania.

Anno 1096
700 ebrei sono massacrati dai cattolici a Magonza in Germania.

Anno 1098
4.000 ungheresi sono massacrati dal crociati in marcia verso la Palestina.

Anno 1099, 15 luglio
40.000 ebrei e musulmani sono massacrati dai crociati a Gerusalemme.

Anno 1145
120 ebrei sono massacrati dai cattolici a Colonia e Spira in Germania.

Anno 1146
100 ebrei sono massacrati dai cattolici a Sully e Ramerupt in Francia.

Anno 1171
18 ebrei sono arsi vivi a Blois in Francia.

Anno 1191
2.700 prigionieri di guerra musulmani sono decapitati dai crociati in Palestina.

Anno 1191
100 ebrei sono massacrati a Bray-sur-Seine in Francia.

Anno 1208
20.000 catari e loro fattori sono massacrati dai crociati a Beziers nel sud della Francia.

Anno 1219
5.000 catari e loro fautori sono massacrati dai crociati a Marmande nel sud della Francia.

Anno 1244,16 marzo
150 catari e valdesi sono arsi vivi per ordire dell'Inquisizione nel sud della Francia.

Anno 1278
267 ebrei sono impiccati a Londra a seguito di false accuse di omicidio rituale ai danni dei cattolici.

Anno 1278, 13 febbraio
200 catari e valdesi sono arsi vivi nell'arena di Verona per ordine dell'Inquisizione.

Anno 1310
28 ribelli di Massafiscaglia (FE) sono giustiziati dai mercenari pontifici.

Anno 1370
20 ebrei sono arsi vivi dai cattolici a Bruxelles.
Anno 1377, 3 febbraio
2.500 abitanti di Cesena sono massacrati dai mercenari pontifici in quanto ribelli antipapali.

Anno 1391
4.000 ebrei sono massacrati dai cattolici a Siviglia in Spagna.

Anno 1397
100 valdesi di Graz in Austria sono impiccati e bruciati per ordine dell'Inquisizione.

Anno 1400
30 cittadini romani sono condannati a morte per ordine del governo pontificio in quanto ribelli.

Anno 1405
12 cittadini romani sono massacrati dai mercenari pontifici guidati dal nipote di papa Innocenzo VII.

Anno 1416
300 donne accusate di stregoneria sono arse nel comasco per ordine dell'Inquisizione cattolica.

Anno 1485
49 persone sono giustiziate per ordine dell'Inquisizione a Guadalupe in Spagna.

Anno 1485
41 donne accusate di stregoneria sono bruciate a Bormio per ordine dell'Inquisizione.

Anno 1486
31 ebrei sono giustiziati a Belalcazar in Spagna per ordine dell'Inquisizione.

Nei primi 150 anni, dopo la conquista dell'America da parte degli spagnoli, centinaia di migliaia di persone morirono "in nome di Dio".

Anno 1505
14 donne accusate di stregoneria sono ammazzate a Cavalese su ordine del vicario del vescovo di Trento.

Anno 1507
30 persone accusate di stregoneria sono bruciate a Logrono in Spagna per ordine della Santa Inquisizione.

Anno 1513
15 cittadini romani sono massacrati dalle guardie svizzere del papa.

Anno 1514
30 donne accusate di stregoneria sono bruciate a Bormio per ordine dell'Inquisizione.
Anno 1518
80 donne accusate di stregoneria sono bruciate in Valcamonica per ordine dell'Inquisizione.

Anno 1545, aprile
2.740 valdesi sono massacrati dai cattolici in Provenza.

Anno 1559
15 protestanti sono arsi vivi a Valladolid in Spagna su ordine dell'Inquisizione.

Anno 1559
14 protestanti sono arsi vivi a Siviglia in Spagna su ordine dell'Inquisizione.

Anno 1561, giugno
2.000 valdesi sono massacrati dai cattolici in Calabria (Guardia Piemontese, San Sisto e Montalto).

Anno 1562
300 persone accusate di stregoneria sono arse a Oppenau in Germania.

Anno 1562
63 donne accusate di stregoneria sono bruciate a Wiesensteig in Germania su ordine dell'Inquisizione.

Anno 1562
54 persone accusate di stregoneria sono bruciate a Obermachtal in Germania su ordine dell'Inquisizione.

Anno1567
17.000 protestanti delle Fiandre sono massacrati dagli spagnoli.

Anno 1573
5.000 servi della gleba croati in rivolta sono massacrati per ordine del vescovo cattolico Jurai Draskovic.

Anno 1580
222 ebrei sono condannati al rogo per ordine dell'Inquisizione in Portogallo.

Anno1572, 24 agosto
10.000 protestanti sono massacrati dai cattolici a Parigi e nel resto della Francia.

Anno 1620, 29 luglio
600 protestanti sono trucidati dai cattolici in Valtellina.

Anno 1655, aprile
1.712 fedeli valdesi sono massacrati dai cattolici .

Anno 1680
20 ebrei sono condannati al rogo a Madrid per ordine dell'Inquisizione.

Anno 1686, maggio
2.000 valdesi sono massacrati dai cattolici penetrati nelle loro valli alpine per sterminarli.

Anno 1691
37 ebrei sono bruciati a Maiorca in Spagna per ordine dell'Inquisizione.

Anno 1697
24 protestanti sono giustiziati dai cattolici a Presov in Slovacchia.

Anno 1680
20 ebrei sono condannati al rogo a Madrid per ordine dell'Inquisizione

Anno 1691
37 ebrei sono bruciati a Maiorca in Spagna per ordine dell'Inquisizione

Anno 1766
Le atrocità continuano anche nel secolo dei lumi: lo studente diciannovenne Cavaliere de la Barre fu orrendamente suppliziato e messo al rogo per non aver salutato una processione.

Anno 1808
Napoleone invase la Spagna ed un suo ufficiale polacco, il colonnello Lemanouski, lasciò una relazione nella quale si dice che i Domenicani, a Madrid, si asserragliarono nel loro monastero. Attaccato e preso il monastero, i frati negarono l'esistenza di camere di tortura, ma i soldati francesi le ritrovarono invece nei sotterranei. Le camere erano piene di prigionieri, completamente nudi ed in parte impazziti per le indicibili sofferenze patite. Persino le truppe di Napoleone, abituate alla crudeltà ed al sangue, non poterono tollerarne la vista.

Secondo molte persone, la Chiesa attualmente compie moltissimi orrori che vengono qui di seguito elencati in modo molto riassuntivo.

La Chiesa favorisce in modo diretto la diffusione dell'AIDS, vietando l'uso del preservativo, ed è direttamente responsabile della conseguente morte di milioni di persone in Africa e Sud America, dove i divieti della Chiesa vengono ben recepiti. Nel 1995, in Kenya, autorità cattoliche e musulmane bruciavano pubblicamente dei preservativi. Anche nel 1996, Jean-Marie Untaoni, Comparoè, Arcivescovo di Ouagadougou, nel Burkina-Faso, lanciava slogan contro i preservativi. Il cardinale Geraldo Majella Agnelo, Presidente della Conferenza Episcopale Brasiliana, incredibilmente dichiarava per incitare a non usare il preservativo: “ricerche scientifiche mostrano che c’è una percentuale significativa di infezioni, anche con il preservativo”. In molti paesi cattolici con un alto tasso di malati di AIDS, in molti luoghi campeggiano manifesti che invitano a non utilizzare il preservativo.

La Chiesa favorisce indirettamente la morte e le sofferenze di milioni di persone facendo in modo di bloccare ricerche scientifiche che possono portare alla cura di innumerevoli malattie, come nel caso della ricerca sulle cellule staminali. in sostanza, la Chiesa osteggia la ricerca scientifica (cellule staminali, clonazione, ecc.), come è sempre accaduto durante la sua storia. Se fosse stato per la Chiesa, ancora oggi non avremmo avuto gli antibiotici, le operazioni chirurgiche, l’elettricità, l’aereo ed il sole girerebbe intorno alla Terra.

La Chiesa tenta di minimizzare e di nascondere gli abusi sessuali sui bambini da parte dei preti cattolici, pratica molto più diffusa di quanto si creda. Si cerca persino di sottrarre al giudizio della magistratura i preti colpevoli, emanando persino documenti ufficiali che invocano il "segreto pontificio" su tali atti. Le cose sono peggio di quel che si pensa: secondo il "Corriere della Sera" del 12/3/2003 (pag. 6) gli incriminati sarebbero ora 1200 ed i casi rilevati e/o denunciati ben 4000. Pare che il vizietto sia già costato al Vaticano un miliardo di euro per risarcimenti, nei soli Stati Uniti. Ufficialmente, solo negli USA dal 1959 al 2002 sono stati beccati 4392 preti accusati di violenza sessuale sui minori.

La Chiesa attira volutamente l'attenzione lontano dai problemi reali che sconvolgono intere zone d'Italia, preferendo incentrare l'attenzione su problemi praticamente inesistenti e che puntano ad un'ingerenza sulla vita politica, come nel caso delle leggi che regolano le coppie di fatto. Incredibilmente, la Chiesa evita accuratamente di mettersi contro organizzazioni criminali, di parlare si fatti di cronaca che sconvolgono la nazione come violenti scontri con morti nelle rivolte dei tifosi di calcio, o di fatti gravi come l'emergenza spazzatura della Campania.

Uno dei principali orrori è l'invenzione dell'inferno, che è un argomento di fantasia utilizzato per "costringere" con la paura la gente a rimanere dentro una religione, la cui esistenza è stata affermata dalla Chiesa in molti concili e da molti Papi.

La fede nell'inferno è un discrimine fra le religioni fondate sul libero consenso e quelle che non lo sono, per cui, la religione cattolica non basa l'adesione ad essa sulla libertà ma sulla paura!

Tra i tanti, merita di essere citato l’episodio del Papa Pio IX che raccomandava a un Missionario francese: «Predicate molto le grandi verità della salvezza, predicate specialmente l’Inferno. Dite chiaramente tutta la verità sull’Inferno, non c’è nulla di più efficace per far riflettere i poveri peccatori e convertirli».

È infine doveroso citare l'orrore della chiesa che compie creando un concetto di natura completamente slegato dalla realtà per i propri interessi.

Ad esempio, la Chiesa dichiara che «il matrimonio monogamico è stato forgiato a partire dalla fede biblica»: non dallo studio della natura, dunque, dal quale si ricavano infatti ben altre informazioni, riportate da David Barash e Judith Lipton in «Il mito della monogamia» (Cortina, 2002).

Analogamente, «L´omosessualità negli animali» di Giorgio Celli (Longanesi, 1972) mostra che la natura di cui parla la Chiesa, condannando i peccati che le andrebbero contro, non è certamente la stessa studiata dalla scienza.

Così come la campagna referendaria sulla procreazione assistita della scorsa primavera ha mostrato che la concezione della natura umana della quasi totalità degli scienziati, a partire dai premi Nobel per la medicina Dulbecco e Levi-Montalcini, non è la stessa della quasi totalità dei credenti, Papa e cardinali in testa.
Esistono valori fondamentali inscritti nella natura stessa della persona umana, previi a qualunque giuridisdizione statale, che trovano il loro fondamento nell´essenza stessa dell´uomo. Ma proprio perché tali valori derivano dalla natura umana, si possono appunto conoscere soltanto studiandola. E lo studio della natura, umana e non, è appunto il compito della scienza: non della filosofia, dunque, e tanto meno della religione, la quale trae invece le sue convinzioni dalla Bibbia.

fonte: http://alieniemisteri.altervista.org/cronologia_orrori_chiesa.htm