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mercoledì 9 dicembre 2009

Ultimo sfogo

Sono le ultime righe che scrivo, per un ragazzo che in reatlà non è mai esistito.
Diceva: "ti voglio bene, sei speciale, sei mio, ogni giorno sei sempre più importante..."
Quella sera ho capito che, tutte le cose che mi ha detto erano solo bugie, ora capisco perchè non mi guardava quasi mai negli occhi, e la sua gelosia, era semplicemente una proiezione.
Con la sua amica del cuore, filava la tela, giocando con me, dando poca importanza a ciò che diceva, e stupido io, acciecato, che credevo in lui.
Quante incongruenze e ipocrisie, le parole cozzavano con le azioni.
Diceva di essere diverso e speciale, ma era il solito frocetto, tutta immagine e pochi contenuti.
La colpa è mia che alla mia età, ancora perdo tempo e spendo energie, con ragazzini che della vita conoscono solamente la teoria, e cadono nella pratica quotidiana.
I primi giorni e le prime bugie, si chiamava Alessandro, ma in realtà non era così, come i suoi occhi verdi, che erano finti come lui, come la sua onestà che si è frantumata quel giorno, passeggiando per Torino.
Il cielo ha voluto che m'accorgessi di queste cose, e già da tempo mi sforzavo di fidarmi, giustificandolo, credendo che fosse troppo giovane, e col tempo avrebbe maturato il senso della verità, ma che si può pretendere, da chi mente anche ai propri cari, e soprattutto a se stesso, rifiutando la realtà.
Potesse vedersi nello specchio delle mie sensazioni, forse rabbrividirebbe, scorgendo un mostro.
Ho toppato, dando tutto me stesso a chi con me ha solo giocato, magari prendendomi in giro con gli amici, invece di coltivare chi è stato sempre sincero e presente.
Il dio che tanto pregava, se esiste, ed è come lui crede, un giorno gli presenterà il conto....ma più semplicemente io credo che nella vita, ci sia un equilibrio fra ciò che facciamo e ciò che ci viene fatto.
L'ho rivisto poco fa, non mi sembrava neanche lui, col viso solcato e stanco, un pò trascurato, mi ha fatto ribrezzo, non è più così bello, e qugl'occhi erano più finti che mai.
Gli ho sputato addosso tutti i miei pensieri, e ai suoi perchè non ho risposto, poichè è inutile parlare con chi nega anche l'evidenza.
L'ho salutato di spalle mentre andavo via, e mi sono sentito finalmente libero.
Alex è morto, lo ha ucciso Gennaro.

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