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venerdì 25 luglio 2014

Giorni

Ci sono stati giorni spensierati e avventurosi, dove la dose di curiosità e di spontanea ingenuità, mescolate a irrazionalità e incoscienza, mi spingevano sempre oltre l'orizzonte.
Ora i giorni sono piatti, pieni di triste consapevolezza e di arrendevole rassegnazione.
C'erano stimoli che ora non ci sono più.
Ciò che era curiosità ora è solamente assoluta conoscienza e verità.
L'incoscienza si è tramutata in severi calcoli.
L'orizzonte non è più da rincorrere, poichè ormai so che dietro ogni orizzonte c'è sempre altro orizzonte, fatto di ciò che già conosco.
Giorni strappati dal calendario, che si ripetono perpetuamente, tutti uguali, e la sola differenza che c'è è la mia predisposizione, la mia intenzione, il mio stato d'animo.
Solamente noi possiamo dare un'impronta diversa ai giorni che sembrano sempre uguali.
Forse non sono i giorni a dare emozioni o possibilità...forse è il nostro stato d'animo che trasforma i nostri giorni in sogni o in incubi.


sabato 19 luglio 2014

04/07/1972

Mi mancano i tuoi sorrisi ed i tuoi abbracci.
Strano, dopo tanti anni e dopo tante persone conosciute e vissute, ancora solamente tu sei nei miei pensieri.
Combattuto tra i se e d i ma, ogni tanto, ti penso, ripenso a noi...il paragone con tutto ciò che c'è stato dopo di te viene da se automaticamente..e mi sento come colui che trovò un tesoro e non lo seppe riconoscere.
Quelle maledette insicurezze mi fecero reagire male, non seppi cogliere l'importanza di quella meravigliosa opportunità dello starti accanto, con i tuoi difetti e con i tuoi mille pregi.
Chi è venuto dopo di te ha avuto l'incombenza del confronto e ne è uscito sempre perdente.
Tre anni, i più belli ed intensi della mia vita, ai quali sempre ripenserò, anche involontariamente, poichè una canzone o un bacio rubato mi riporteranno sempre a te.
Ora lasciamo stare questi pensieri, continuo a bere e a fumere, mentre il sottofondo musicale mi racconta di te...mentre il peso dei miei errori mi porta malinconia ma anche sorrisi, nel ricordo di ciò che fu.

mercoledì 2 luglio 2014

Estate 2014

Da quanto tempo lo specchio riflette un'immagine di me che stento a riconoscere.
Da troppo tempo mancano stimoli ed emozioni.
L'attesa primavera è già trascorsa velocemente, quasi non me ne sono accorto, ma son già qui a sudare, ed il sudore si mischia alle lacrime, scende giù, sgocciolando sul fondo bollente di questa contorta strada.
Non elencherò ciò che manca, poichè farei prima ad elencare ciò che ho, cioè quasi nulla.
Torride giornate assolate, nelle quali solamente al mattino, di buon'ora, posso uscire da questa gabbia in scadenza.
Vivo l'estate così, improvvisando, mentre settembre con i suoi 36 sta arrivando.