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lunedì 30 novembre 2009

Quasi natale

Eccolo, è già qui, il mio trentunesimo natale, questa volta l'ho preceduto, ho pazientemente addobbato l'alberello, ma la magia di un tempo è svanita, e fra le palline colorate e le lucine lampeggianti, non ritrovo quel vecchio sapore.
Babbo natale non esiste, a chi scriverò la mia letterina?
Sotto l'albero vorrei trovare cose, che non si possono acquistare, non hanno un prezzo, ma si paga caro il prezzo per la loro assenza.
Semplicemente vorrei una bella dose di serenità, poichè la felicità l'ho già avuta, ma come sempre, svanisce rapidamente, come l'effetto del popper.
Sarebbe stato un natale speciale, se avessi avuto l'amore di quello sconosciuto...mi farò bastare l'amore della mia famiglia, almeno quello, non avrà mai fine.
Sono seduto sulla poltrona, come quel giorno, ma allora c'eri tu seduto sulle mie ginocchia, ti stringevo forte, ti baciavo le spalle, ti annusavo, ero felice...ora non c'è più quel caldo soffocante, fa freddo, non c'è nemmeno la luce che tanto ti dava fastidio, ora è buio, la stanza è illuminata ad intermittenza, dalle lucine colorate dell'albero, mentre ancora ti penso, ed è quasi natale.

sabato 28 novembre 2009

Chissà

Chissà dove sei, cosa fai, come stai, se ogni tanto mi pensi almeno un pò, chissa!
Forse ho sbagliato a crederti, a darti tutto quello che avevo, o forse invece, ho fatto bene, chissà.
Forse mi hai solamente riempito di bugie, o forse sei stato te stesso come non mai, chissà!
Dovrei vivere senza averti ancora dentro, nonostante l'impegno è difficile annullarti, perchè il tuo silenzio grida forte che sei importante, nonostante le incongruenze, e tutto ciò che sembra assurdo, irreale, stupido, si scioglie nell'immagine che ancora ho di te.
Non è un dettaglio la tua presenza, se con te vidi tutto migliore, ed ora, tiro avanti, con superficialità e disgusto.
Hai avuto il potere di rendermi migliore, con poche semplici cose, che ora non saprei neppure spiegare, ma forse tutto questo è normale, e solo per me, che sono ancora un sognatore, forse un illuso che crede ancora nell'amore, quello che supera ogni avversità, mentre la realtà è fatta di gente piena di parole e vuota di senso.
Chissà se sei realtà, oppure solo una bugia, chissà, se il mio dolore ha un senso.

Come ad agosto

Nuova domenica che sei qui, col cinguettio dei passeri, a ricordarmi che, fra poco sarà giorno, ti dico che, sono ancora a sabato, indietro rispetto al tempo, che corre e se ne frega.
Guardo al futuro, ma sono inchiodato ancora all'estate, mentre già fa freddo e tutte le foglie sono ormai cadute.
Di tutto ciò che potrei chiedere, al genio della lampada, oppure a dio, io chiederei soltanto una cosa, semplice, poco pretenziosa...chiederei di rivedere te...

giovedì 26 novembre 2009

martedì 24 novembre 2009

In treno

Che cosa strana per me ritrovarmi a scrivere viaggiando su questo treno malmesso mentre dal finestrino scorrono grigi paesaggi notturni e le persone accanto a me sonnecchiano con le teste dondolanti che seguono i perpetui movimenti ondulatori dei binari. Torno a casa lascio Bologna e metto anche questi ultimi quattro giorni nella valigia dei bei ricordi. Da qui a fine anno viaggero' spesso su queste rotaie da nord a sud cercando solamente puro e semplice divertimento quasi fosse la mia nuova giovinezza da rivivere con leggerezza e spensieratezza in barba ad un passato che a tratti e' stato burrascoso ed inquieto.

mercoledì 18 novembre 2009

17/11/2009

Avevi lo sguardo basso, l'assenza del sorriso, che stava a ricordare, ciò che non c'è.
Orgoglioso più che mai, nonostante i tuoi sessanta, mi hai fatto tenerezza, quasi pena, perchè non sei nemmeno l'ombra di ciò che credevo fossi, quando ti guardavo con occhi di bimbo, quando ti pensavo col cuore incoscente.
Che strana sensazione, pensare che eri il mio re, l'uomo più grande del mondo, mentre ora sei solamente, un piccolo uomo, che è sempre scappato, come anche ieri, che non avevi la forza di guardarmi in viso...povero pa, che fine hai fatto, rifiutato prima da tua moglie, poi dalla progenie...come ti ho detto, quel giorno in cui ti ho vomitato addosso tutti i miei pensieri, anche i tuoi genitori, i miei cari nonni, si staranno vergognando di te.
Piccolo uomo, non ce l'ho con te, non è colpa tua se, sei egoista e cinico, tu sei cosi e va bene, ma non ti voglio nella mia vita, perchè io abbraccio solamente, chi con sudore e umiltà, ama senza riseve e vive libero, senza paura, battendosi per le cose in cui crede, coscente del fatto che un uomo da solo, non è nessuno.
Spero solamente che tu viva sereno, senza problemi, vivi sereno, relegato nel tuo piccolo mondo, anacronistico e sterile, e mi auguro che tutto ciò soddisfi i tuoi piccoli bisogni, e che maagri un giorno, tu possa essere folgorato dall'amore, quello vero.

lunedì 16 novembre 2009

domenica 15 novembre 2009

Non può essere amore

Novanta giorni indietro, una frase semplice mi strappò un sorriso, qui, in questa stanza in cui, per la prima volta, dopo un lungo tempo, provai forti emozioni.
Il pensiero va da se, non mi ascolta, anche se la ragione mi dice che era quasi tutto sbagliato, riappari troppo spesso, irrompi ancora in me, mi ferisci e non mi lasci completamente libero.
Potessi cancellare ciò che resta di te, ciò in cui ho creduto, i sogni affogati in un mare di difficoltà, che lentamente andavano giù, mentre restavamo immobili a guardarli svanire nell'oscurità dell'abisso.
Mi specchio, mi guardo negli occhi, in silenzio mi chiedo, cos'è che ancora mi lega a te, perchè accettai quelle schiavitù, quanti giorni ancora dovranno passare, per non ricordare, per sentirmi leggero, per bastarmi.
Mi prenderei a schiaffi, per non essere stato in grado di tutelarmi, per aver messo in campo ogni cosa, per non aver voluto tenere i piedi a terra, per essere ancora, a volte, troppo ingenuo, nonostante il tanto tempo che ho alle spalle.
Lo so che nulla è per sempre, che non mi fido più, che ho ripristinato già, le mie mura di cinta, fortificandomi, diventando cinico, duro, a tratti barbaro, con chiunque incroci il mio cammino.
Domenica grigia e nebbiosa, che ricordi momenti passati, luoghi lontano da qui, che porto sempre con me, dammi un pò di conforto, togli dal cuore questo fardello, fammi sentire che sono ancora in piedi e che tutto questo sarà presto un inutile, freddo, insignificante dettaglio, un incidente di percorso, un imprevisto, un ostacolo da sormontare.
Non può essere amore, se ho ricevuto leggerezze, follie, trattamenti sbagliati, ricatti, bugie, se l'anima è stata calpestata, se l'impegno non è stato apprezzato, se le parole e i gesti si sono volatilizzati, se i progetti mi sono esplosi fra le mani, se in un solo istante, è diventato un'altra persona.

giovedì 12 novembre 2009

Sotto un'altra luce

Cosa rimane di quei giorni, che sembrano ormai lontani, consumati e sdruciti, come un vecchio jeans.
Le fotografie non sbiadiranno, altra miglioria del progresso digitale, in questo tempo matto in cui, regredisce l'umanità.
Ricordo, chiudendo gli occhi, in un attimo così pieno di emozioni, tutto ciò che c'era e si è trasformato, in un batter d'occhio, quasi irriconoscibile, come l'immagine che, lo specchio rimanda di me.
Quanta energia, rincorrendo i sogni, e al risveglio, ci si sente stanchi e provati, la luce del primo sole, schiarisce le idee, i sogni mutano in realtà, che vedi per la prima volta, con occhi diversi, ti sorprendi, anche di te, dei pensieri che, credevi fossero realtà, li toccavi, li strignevi, li sentivi.
Se non sei e non sarai mai, chi dicevi o credevi di essere, ora è un problema solo tuo, perchè ho letto le tue follie, nascoste nell'apparente normalità, che tanto ostenti, e che vendi, a discapito, non solo della tua vita, ma di quell'altrui, che ingenuamente si apre a te, con la sola colpa, di credere.
Mi stupisco di me, non credevo che, ancora, potessi credere e sognare, spendermi, inseguendo l'aquilone, del quale puntualmente, il filo si spezza e vola via.
Da questi trentuno, ho preso un mare di cose, che sono bagaglio di vita, molte gettate, ma quante ancora, tengo gelosamente in me, perchè la richezza, non è fatta di numeri.
Fa bene sognare, ma a questa età, bisogna guardare le cose, anche sotto un'altra luce, perchè nelle ombre, si nascondono irrealtà.

mercoledì 11 novembre 2009

ANDREA MORETTI Fatti Di Versi



Recensione di Fabio Casadei Turroni (Scrittore Critico Letterario

il libro accoglie le poesie che Moretti ha raccolto in anni di produzione. Mi pare che subito, senza dubbio, appaia evidente che il legame tra Moretti e la musica sia potente, e rapinoso. La sua Musa, evidentemente, lo spinge per i sentieri dei ritmi che gli vengono da suggestioni esterne, e risuonano però dentro la sua anima di poeta, e lo spingono a poetare. Poeta essenziale ma scaltro nella ricerca del suono giusto, non riduce i propri versi ad autori precendenti. Vive così, pianamente e profondamente, la propria condizione di autore tra i rumori della città in cui vive (Bologna) e la melodia che gli serpe nel seno. Libro molto interessante. A me è piaciuto molto.
Fabio Casadei Turroni

martedì 10 novembre 2009

Solo mia

Questa vita è solo mia, non pemetterò a nessuno, di rubarne un solo istante, o di renderla grigia.
Ne faccio ciò che voglio, la maltratto o la difendo, sono solo scelte mie, fino a che, magari un giorno, avrò voglia di donarla, a chi ne può avere cura quanto me.
Questa vita di allegria, a tratti malinconica, mi sorprenderà ancora, ne sono certo, perchè da sempre la conosco e mi fa compagnia.
Ai margini restano troppe persone, pensieri e parole mai dette, sentimenti inghiottiti o corpi senz'anima, mentre al centro ci sono solo io, che dirigo da maestro, quest'orchestra un pò stonata, a volte fuori tempo, ma con la musica che amo, che ho composto tempo fa, quando ancora c'erano profumi, utopici sogni da realizzare, l'uomo nero e babbo natale.

domenica 8 novembre 2009

L'amore sgarrupato

L'amore riposto, era forte, ora provato, traballante e incredulo, vittima di se stesso e del destino, graffiato e zoppicante, non sa dove andare, sembra ubriaco e perso, ha le ali spezzate, gli occhi non vedono bene, poichè accecati dal bagliore di un lampo.
Amore malconcio, ti devi curare, prenditi una pausa, rimettiti in sesto, magari avrò presto bisogno di te.

sabato 7 novembre 2009

Imparai

Imparai che l'orgoglio va messo da parte, che la semplicità è la cosa più bella, che da solo non avrei potuto arrivare fin qui, che della gente ci si deve fidare.
Imparai, che da solo, non ero nessuno, e un'esistenza fine a se stessa, senza gli altri, è inutile.
Imparai che chiedere aiuto è umano, e quando mi hanno chiesto aiuto, c'ero.
Imparai che da chiunque c'è qualcosa da imparare.

Grazie a tutti

venerdì 6 novembre 2009

Il piacere di me stesso

Stanca notte fredda, che guardi al futuro, certa, sicura, mentre ancora mi basto, finalmente mi completo, senza chiedere nulla a nessuno, senz'aver dubbi, incertezze e crucci.
Dolce piacere di solitudine quieta, di pace e libertà...il piacere di me stesso.

giovedì 5 novembre 2009

Tu si

Tu, meriti si, qualcuno che t'accarezzi, e ti comunichi, con soli sguardi silenziosi, l'amore, di cui hai bisogno, l'amore, che sei sempre in grado di dare.
Tu si, dovresti essere coccolato, il pensiero perpetuo e gioioso per qualcuno, perchè hai un cuore sincero, e ti emozioni davvero, sai essere tenerissimo e comprensivo.
Tu si, non perderti come me, rincorrendo il rifiuto, tu puoi, ancora puoi, staccarti e cercare altrove.

Preghiera

Portami via da questo presente, magari indietro, quando ignoravo la sua esistenza, oppure, proiettami in un futuro in cui, lui è solamente uno sbiadito ricordo.
Fai che i miei occhi tornino a splendere, e non piangano stancamente la sua assenza.
Strappami a quel sogno, fammi respirare un'aria nuova, dammi ancora spensieratezza, curiosità e stimoli.
Fai che, in un modo o nell'altro, lui trovi il coraggio e la forza, per reagire a ciò che lo opprime, e tornare a vivere, anche senza di me.
Fai come meglio credi, ma ridacci la serenità, uniti o distanti, solo un dettaglio sarà.

mercoledì 4 novembre 2009

Come gocce

Le gocce si schiantano sull'asfalo deserto, scuriscono le strade, terminano così bruscamente il loro viaggio, per poi riprenderlo sistematicamente.
Le avversità ci hanno preso di mira, stingiamo forte i pugni, guardiamo avanti, senza appassire, senza arrenderci, come fossimo gocce, che dopo lo schianto, tornano in cielo.
Vorrei ti aprissi, che sbocciassi come un fiore, non vederti così chiuso, compresso.
Non si può tenere tutto dentro, si rischia di esplodere..ci sono persone pronte ad aiutarti, ascoltarti, confortarti, amarti.
In momenti come questi, più che mai, l'amore, in ogni sua forma, può essere la forza, che forse ora, non hai dentro di te.
Sosterrei il peso di tutto, per alleggerire la tua anima, per vederti ancora sereno, solare, vivo!
Lo sai che io....

martedì 3 novembre 2009

Manchi tu

Manchi tu, nell'aria frizzantina del mattino, nel gusto del caffè, nei gesti sempre uguali, davanti allo specchio, nel gel per i capelli, nel dentifricio.
Manchi tu, nel breve progetto quotidiano, nelle pause e nei momenti, in cui penso a te, nelle sigarette che bruciano, nei pasti insipidi.
Manchi tu, domani, e nei giorni a venire, che sembrano insensati, grigi, freddi.
Manchi tu, a questi occhi, alle mie mani, al mio cuore, alla mia intera esistenza, manchi solo tu.

lunedì 2 novembre 2009

Per voi

Per voi, che non ci siete più, almeno nei miei giorni, ma resterete sempre, una parte di me, scrivo due righe, in questo giorno in cui, sembra dovuto ricordare, ma io ricordo sempre.
Voi, che siete accanto a me, in quei momenti in cui, vorrei mollare tutto, e sparire..mi date ancora forza, perchè ricordo il bene che mi avete dato, i sacrifici, per farmi stare sempre al meglio.
Anche per voi vivo, proseguo in parte, le vostre volontà, i sogni e le speranze riposte, in quel lontano ragazzino, che è ormai uomo, anche se spesso cade, si rialza su, scollandosi la polvere di dosso, e più fotre continua a camminare, a correre.
I giochi semplici, di cultura contadina, i detti sempre veri, scherzosi ma sinceri, le lotte per raggiungere le mete, i trucchi di cucina, i capricci, l'amore dato e preso narturalmente, il senso della famiglia, il senso della vita.
Ora capisco tante cose, anche grazie a voi, e per voi, inseguirò ancora i sogni.

domenica 1 novembre 2009

Sarebbe un sogno

Domenica pomeriggio, sarebbe un sogno, stare qui accoccolati, guardando la tv, accarezzandoti piano, gurdandoti mentre sorridi, scherzando un pò, fra solletico e carezze...sarebbe un sogno!