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giovedì 31 marzo 2011

Cammino

Cammino lentamente fra queste vie, le gemme sui rami sono li per sbocciare, il sole mi scalda in questo periodo per me invernale.
Rivivo momenti vissuti di già, sento emozioni contrastanti, cammino e chi lo sa perchè.
Ho intravisto poche volte l'amore, che s'è sempre dissolto, tra paure o falsità.
Ho avuto tutto, la mia curiosità mi ha sempre spinto verso l'ignoto.
Questa sensibilità non posso cancellare, la mia natura mi frega sempre, mi dono facilmente per poi essere gettato via.
Le gemme fioriranno, ma poi d'autunno moriranno, è un ciclo naturale, tutto ha inizio e fine.
La lealtà non ha più senso in questi tempi dove l'egoismo e l'apparenza hanno preso il sopravvento.
Cammino, ma non so dove andare, valuterò le opzioni, oppure mi farò trasportare dal vento.
La primavera è qui, la respiro a metà, sarà sole e tempesta, un funerale o un giorno di festa.
Cammino e poi chissà, magari un giorno arriverò nella mia isola che non c'è.

martedì 29 marzo 2011

Auguri!

Dovrai vivere sempre così, i tuoi sogni e le tue paure, fra ciò che vorresti e ciò che sei.
Subirai l'abbandono di tutti, fuggiranno da te appena s'accorgerano della tua vera essenza, mentre tu fuggirai da te stesso, facendo uso di droghe, per poter essere in grado di attuare lo schifo che hai nel profondo della tua essenza.
Come sempre, dirai che è bianco, ma dopo un secondo lo rinnegherai, dicendo che è nero.
Il tuo essere palesemente contraddittorio, credendoti furbo, gioverà solo a chi vorrà farti credere di crederti, per raggiungere i propri obiettivi, per poi rinnegarti e scacciarti.
Il tuo ben parlare è ossimoro della tua esistenza, gretta, falsa e ipocrita.
La vita ti presenterà il conto, quando non ci sarà mamma a difenderti, quando probabilmente dovrai prostituirti, quando la giovinezza sarà un'arma che non hai più, quando forse, e dico forse, avrai almeno intuito i tuoi errori, ammettendoli.
Sarai sempre debole, forte solo con l'aiuto dell'alcol o delle droghe, avrai sempre paura di ogni cosa, crederai a chi è peggio di te, vivrai il tuo amato mondo gay che ti darà non pochi grattacapi, fino a che ti ritroverai solo, ma soprattutto, deluso da te stesso.
Auguri!
Resti fermo qui, nei miei attimi, con tutto il senso che avevi, con tutto l'odio e l'amore che provo per te.
La vita intravista è svanita rapidamente, come un fulmine nel cielo. L e tue parole fanno male, la tua assenza ancor di più.
Ti odio, amore mio.

?

Non m'è chiaro il motivo che rende il mio amore vano, non so accettare l'incongruenza di parole ossimore ai fatti.
Resta un vuoto, una solitudine assurda, la mancanza di colui che è causa del mio dolore, del mio amore.
Mi sento stupido, poichè la ragione non riesce a domare il cuore.
Non ho mai chiesto il cielo, ho sempre dato tutto, tutto me stesso, la lealtà che merita l'amore...perchè ciò non è mai stato concesso a me?

Limbo

Un sogno interrotto da un terremoto, uno schiaffo al risveglio.
L'amore provato, riversato su di una persona, un essere, che s'è rivelato infimo, ossimoro di come appariva.
Cosa provare se non rabbia, pena, disprezzo e ribrezzo, anche se la mia stupida anima sente ancora la sua mancanza, anche se mi manca il respiro e annuso il suo odore sulla maglia che ha dimenticato in hotel abbandonandomi.
Il mio amore non è valso a nulla, è stato ininfluente, usato per i suoi scopi, mentre per me era amore puro.
Quanto tempo trascorrerà sino a quando il suo ricordo non mi avrà abbandonato? Aspiro all'indifferenza, medicando la profonda ferita, sperando di non amare mai più, di non concedere nulla di me se non una scopata o due chiacchiere.
Inizia il mio nuovo limbo, e limbo sia!

Aggiornamento Stefano Tufi

Dopo essere stato usato, lo stesso Stefano poco fa mi ha detto che gli sono servito solamente come sostegno, soprattutto per andare a Barcellona, ora vengo minacciato....( vedi post" Questa è la storia" ).
Mi accusa di averlo molestato, derubato, minaccia di farmi fare del male dai parenti della sua amic Barbara ( vedi Alessandro D. M. )
Pura follia, Dottor Jekyll & Mister Hyde....
La rabbia è molta, vorrei predere a pugni lui e tutta la merda che lo ciorconda, ma vorrei anche non pensare più a questo schifo e tornare libero e sereno come ero prima, solamente quattro mesi fa.
Cancellare l'ennesima utopia è la prioorità.

lunedì 28 marzo 2011

Inizio e fine

Lo avevo visto decine di volte negli ultimi due anni, aveva profili ovunque, in alcuni cercava solamente sesso, in altri l'amore.
Non mi era mai interessato, era uno come tanti, il solito gay fatto con lo stampino, ma un giorno c'incontrammo.
Quella sera mi aveva colpito la sua leggerezza, la simpatia e la carica vitale, ma anche il suo sorriso e i suoi occhi.
Iniziammo a frequentarci e di giorno in giorno si apriva sempre piu'.
Rimasi colpito dalle esperienze comuni, dalla sua travagliata infanzia, simile alla mia.
Avevo paura, si, come sempre rimettere i miei sentimenti in gioco mi spaventava, ma mi feci coraggio e gli dissi chiaramente che con lui avrei voluto costruire una cosa importante, ribadendo il fatto che la lealta' e il rispetto per me erano, e sono, fondamentali.
Andava tutto bene, mi sentivo come un adolescente, stare con lui mi faceva volare, sognare, vivere a pieno.
Col tempo mi disse che era curioso di conoscere il mondo gay, i locali tipo saune e cruising e la cosa mi destabilizzo'. Non servi¡ a nulla spiegargli che era meglio stare lontani da quei luoghi, creati appositamente per incontri a sfondo sessuale, ma non servi'
La sua migliore amica e la madre mi dissero che avrei dovuto avere pazienza, era immaturo ma un bravo ragazzo, e allora mi armai di santa pazienza, che periodicamente veniva scalfita dai suoi comportamenti.
Ero geloso, volevo certezze e quando m'intrufolai nel suo pc, trovai cio' che non avrei voluto, chattate scoperecce con altri.
Mi cadde il mondo addosso, decisi che non potevo continuare una storia con lui che non aveva avuto rispetto ne per me ne per l'amore.
Fu la sua amica che scongiurandomi piangendo fece in modo di dargli un'altra possibilita'.
Decidemmo di trasferirci a Barcellona, l'idea era stupenda, avremmo iniziato assieme da zero, una nuova vita, un sogno comune da realizzare.
Sabato scorso, dopo aver bevuto qualche drink in tre locali gay, siamo andati in discoteca...a me non piace ballare ma a lui molto, quindi, come sempre, l'ho accontentato, ma mentre ero seduto, sorseggiando il mio drink, l'ho visto ballare a mo di trenino, lui era la locomotiva e il tipo dietro di lui gli strofinava l'attrezzo nel sedere, e lui rideva ed era contento e soddisfatto.
Mi sono alterato, giunto al guardaroba gli ho chiesto di venire via, ma e' voluto restare....alle sette del mattino me lo ritrovo ancora ubriaco in camera, mi sveglia aggredendomi, dicendo che gli avevano rubato tutto e sostenendo che era colpa mia perche' lo avevo lasciato solo. M'inveiva contro, gli ho dato uno schiaffone a tutto braccio, cosa che gli avevo promesso se avesse mancato di rispetto.
Solo ora capisco che non ha bisogno di una storia seria, di una persona che lo rispetti e gli voglia bene, vuole fare l'esibizionista, quando beve cambia totalmente atteggiamenti, inizia a guardare la gente in modo provocante, a sculettare piu' del solito.
E' uno come tanti, la solita parrucchiera che predica bene e razzola male, che da molto peso al pensiero altrui e alle superficialita', tralasciando le cose importanti.
Evinco perche' tutti lo hanno sempre scaricato, mentre io gli avevo dato tempo per crescere, ma non vuole farlo, si sente ancora un quindicenne a venticinque anni.
Ora mi sento meglio, sono tranquillo e non ho le ansie che mi dava, non c'e' piu' ad accusarmi ogni giorno di una nuova colpa, a farmi pesare mille cose, a dirmi cattiverie inenarrabili, a condizionare negativamente la mia vita.
Amavo cio' che non e' mai esistito, se non forse nella mia mente.
Tutte le parole e le emozioni fanno parte del passato, ho fatto spazio nell'anima, ora penso a me, forse un giorno tornero' ad amare, anche se non sara' facile donarmi a chi magari lo meritera'.

domenica 27 marzo 2011

BARCELLONA, IL SOGNO E LA REALTA`

GIUNSI A BARCELLONA ASSIEME A LUI, IL RAGAZZO CHE AMAVO, PER RICOMINCIARE ASSIEME UNA NUOVA VITA.

BARCELLONA E' UNA CITTA' TRANQUILLA, TUTTO PROCEDE CON CALMA, QUASI A RILENTO, IL CAOS E LA FRENESIA QUI NON SONO ANCORA ARRIVATI.

DOPO MILLE DISCUSSIONI E DUBBI CHE NUTRIVO, QUI, IN QUESTA MERAVIGLIOSA CITTA', HO AVUTO LA MIA EPIFANIA, COME DIREBBE JOYCE.
IN DISCOTECA IL MIO RAGAZZO, SI E' MESSO A BALLARE CON ESTRANEI, STROFINANDO IL SEDERE NEI LORO GENITALI.
IL PUNTO E' CHE E' UN RAGAZZINO, UN FROCIO STEREOTIPATO DOC, CHE HA LA PRIORITA' DI APPARIRE, DI SENTIRSI DESIDERATO, DI PROVOCARE, PER AUMENTARE LA PROPRIA AUTOSTIMA, E QUANDO LO FA DEVE BERE OSSESSIVAMENTE, OPPURE, COME VOLEVA FARE IERI SERA, RICORRERE ALL'USO DI DROGHE PESANTI.
HO PERSO 4 MESI DELLA MIA VITA, SPENDENDOMI PER UN SOGNO, NEGANDOMI L'EVIDENZA CHE TANTI MI AVEVANO FATTO NOTARE.
GLI DISSI TEMPO FA CHE SE MI AVESSE MANCATO DI RISPETTO, PRIMA LO AVREI SCHIAFFEGGIATO E POI SFANCULATO, E COSI' HO FATTO.
E' TORNATO A CASA AL MATTINO, UBRIACO, GLI HANNO RUBATO TUTTO, E COME AL SOLITO LA COLPA E' MIA PERCHE' L'HO LASCIATO LA DA SOLO, ANCHE SE L'AVEVO IMPLORATO DI VENIRE VIA CON ME, MA LUI E' VOLUTO RESTARE.
SARA' LA VITA A FARGLI CAPIRE GLI ERRORI CHE HA FATTO E COSA HA PERSO, SARA' IL MONDO GAY, FATTO DI LOCALI E GENTE COME LUI A DIMOSTRARGLI CHE CIO' CHE HO SEMPRE SOSTENUTO E' REALTA'.
SONO SOLO, MI GODO BARCELLONA E STO BENE, SONO DELUSO E AMAREGGIATO, MA NON HO PERSO NULLA, ANZI, ORA MI SI APRE UN MONDO NUOVO, TUTO PER ME.

BARCELLONA MERITA DI ESSERE VISSUTA, PROSSIMAMENTE MI ORGANIZZERO' PER TORNARVI E PER INIZIARE UNA NUOVA VITA, QUESTA VOLTA DA SOLO, SENZA ZAVORRE E ASPETTATIVE.

martedì 15 marzo 2011

Il cammino

Tortuose strade ascendenti, ripide, lo sguardo percepisce appena l'andamento del sentiero, nel buio, senza la luna, con la nebbia che avvolge e rende tutto misterioso.
Poi, improvvise discese, il sole batte sull'asfalto e rende tutto visibile e chiaro.
Il cammino non cessa, rallenta o accelera, a volte faticoso, rende il respiro affannato, altre invece, leggero, facile e piacevole.
Il cammino, la meta, sapere da dove si è partiti, sognare la destinazione, imbattersi in imprevisti e ostacoli, superarli o aggirarli, il cammino metaforico dell'esistenza.

lunedì 7 marzo 2011

Oggi nel medioevo

Esistono ancora realtà fuori dal tempo, fatte d'ignoranza e semplicità. Gente incapace di adottare un linguaggio adeguato alle situazioni, dai modi rozzi, che emanano cattivo odore, gente barbara, burbera. Mi sembra impossibile nel terzo millennio constatare ciò con i miei occhi, qui, a due passi da Roma. Genti semplici, vite a se stanti, prive di veri interessi, di apertura mentale. Vedo le nuove generazioni derivanti da questa gente, la cosa non è affatto rassicurante! Vedo il medioevo nel presente, mi rattristo, poi vedo il mio angelo e mi sento fortunato, felice e proiettato in un futuro gioioso.