FREE BLOGGER

Free Blogger

sabato 27 settembre 2008

Alitalia



Come spesso accade nel nostro bel paese, anche la questione Alitalia viene gestita in maniera eccellentemente mafiosa. Il conflitto d'interessi è evidente ma nulla ferma l'avanzare degli eventi. Bisogna salvare la compagnia di bandiera! Grazie a Berlusconi ciò sarà possibile. L'alitalia verrà salvata dalla CAI, i quali azionisti hanno partecipazioni anche con la banca milanese che ha valutato il valore vivo della compagnia. Piacerebbe anche a me decidere il prezzo di ciò che devo acquistare. Fantozzi non ha fatto il proprio lavoro, avrebbe dovuto muoversi prima dell'uscita di CAI e pubblicizzare ufficialmente la vendita di Alitalia in tutto il mondo. Comunque, Fantozzi ha dalla sua il decreto che esonera il commissario da ogni responsabilità. Aggiungiamo anche l'immunità per le più alte cariche dello stato ed il gioco è fatto. Peccato che la compagnia di bandiera verrà salvata per soli cinque anni, cioè il tempo per la quale CAI si è impegnata a non vendere la compagnia. Il tempo per guadagnare e poi rivendere, magari a comagnie straniere. Chi salverà Alitalia da CAI? Chi salverà il popolino che dovrà pagare i debiti di Alitalia?
Avremo ancora il tricolore volante, mentre sotto gli occhi di tutti, la giustizia sta per essere sepolta.

venerdì 19 settembre 2008

Felix Cossolo

In risposta alla mia lettera aperta, pubblicata su questo blog in data 16/09/08, pubblico di seguito la risposta di Felix Cossolo l'attuale direttore della rivista gay Clubbing.
Ringrazio Felix per avermi concesso di pubblicare la sua risposta.

hai scritto all'Arcigay? ti hanno risposto?
A mio avviso la differenza tra questi locali e quelli che ci sono in tutto il mondo è la seguente: ALL'ESTERO - basta mettere un cartello e scrivere che il
locale è vietato ai minori (in alcuni è specificato che si tratta di locali gay)
IN ITALIA - Il sex club è vietato salvo se associato ad un'associazione nazionale.
Non è colpa dell'Arcigay anzi bene fa ad associare questi locali per salvaguardare il loro diritto ad esistere. Se funzionano vuol dire che c'e' una domanda. Mi chiedo? A te non piacciono? Non li frequentare. Non è vero che nessuno interviene se ci sono problemi. Almeno a Milano i controlli sono frequenti come anche le chiusure. Le stesse cose accadono nei locali etero, credimi. Sempre meglio comunque che battere e rischiare nei giardini, nei parcheggi ...come succedeva e succede ancora oggi. Nei club la situazione è più controllabile e i gestori si sostituiscono alle forze dell'ordine soprattutto nel prevenire. Bisogna ringraziarli. Se poi ci sono locali in cui non si fa prevenzione questo è grave, a mio avviso i preservativi devono essere sempre a disposizione, come anche manifesti che informano sulle malattie a trasmissione sessuale.
Prova ad andare in Egitto ad esempio dove tutto ciò è illegale e ne succedono di tutti i colori tra ricatti, rapine, arresti e controlli polizieschi nei confronti dei pochi gay che escono allo scoperto. Naturalmente se un club liberalizza l'uso delle droghe bisogna intervenire ma non mi scandalizza se il socio va per divertirsi e per incontrare qualcuno e magari fare 'sesso' sul posto. Non siamo mica
in convento. Non so se l'Arcigay ha sovvenzioni, sicuramente i responsabili di queste attività no. Investono e rischiano anche loro. Se in Italia ci fosse la possibilità di aprire attività vietate ai minori senza queste assurde regole del tesseramento saremmo più liberi. Ma le leggi sull'ordine pubblico e sulle licenze non le hanno scritte nè le associazioni e tantomento i soci. Sarebbe meglio combatterle e proporre alternative valide purtroppo nella situazione attuale quale istituzione le approverebbe? Avrei tanto altro da dirti ma sarà per la prossima volta

cordiali saluti
felix cossolo

giovedì 18 settembre 2008

martedì 16 settembre 2008

Lettera aperta in attesa di risposta

Bologna 16/09/2008

Esistono alcuni locali gay, affiliati ad Arcigay che funzionano in questo modo :
Proiezione di video pornografici, zone oscure dove le persone fanno sesso ( spesso senza neanche sapere con chi), droghe libere, alcol senza limiti di orario e quantità, labirinti oscuri, stretti passaggi, scarsa illuminazione, stanzini con materassi usati per fare sesso da più persone.
In genere questi locali vengono definiti Cruising, locali dove tutto, o quasi, è permesso.
Perchè non vengono effettuati controlli? Le persone “normali” sono a conoscenza di questi luoghi?
Devo dedurre che per poter esistere, un’attività del genere, debba indubbiamente essere un circolo privato? Ma i circoli privati, non sono associazioni culturali e ricreative non a fini di lucro? Le istituzioni tollerano ciò pur di non avere chi frequenta questo genere di locale in giro per la città?
Chi lavora in questi locali ha un regolare contratto di lavoro? Perchè solo raramente vengono emessi scontrini fiscali? Forse l’associazionismo ha potere politico? Oggi si parla tanto di prostituzione, integrità morale, ma di questi luoghi mai.
Credo che locali del genere aumentino i probabili rischi di malattie a trasmissione sessuale.
Sono l’ossimoro della sicurezza e della legalità.
Perchè la collettività deve, pur sempre non sapendolo, sovvenzionare tali associazioni?
Perchè i locali di scambisti eterosessuali vengono presi di mira mentre nei sotterranei della nostra città accade tutto ciò? Un silenzio di convenienza o di tolleranza?
Avrò mai una risposta?

giovedì 11 settembre 2008

La storia infinita



C'era una volta un buio luogo sotterraneo, abitato da strani esseri malvagi.
I più feroci erano : Il gigante vesuviano, il nano pancione, il cinghiale schizzato. I tre esseri erano al comando del sommo sacerdote, chiamato da tutti grande Kapoccione.
I quattro, trascorrevano le loro giornate fra chiacchiere e risate. A volte le espressioni linguistiche non erano ben chiare neppure tra loro. Avevano una grande immaginazione alcuni, talmente grande che spesso, anch'essi, credevano al loro mondo inesistente ed alle loro storie inventate. Erano molto esperti di planimetrie e si occupavano anche di collezionismo d'antichità contemporenea...

FINE PRIMA PARTE