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mercoledì 29 dicembre 2010

Vorrei

Come vorrei che il tuo giovane sguardo fosse sicuro, tanto da darmi la forza di rimettere in gioco questo stanco cuore.
Quanto vorrei che tu avessi la mia stassa sicurezza, che anche tu fossi invulnerabile alle tentazioni esterne.
Come vorrei non aver paura, quanto vorrei non temere di perderti ancora prima di averti.
Vorrei viverti senza pregiudizi, con l'ingenuità che non ho più, con la leggerezza e la semplicità di chi riesce ancora a credere all'amore, di chi non ha un cuore calpestato, vorrei viverti senza paure!

sabato 25 dicembre 2010

Forse stupide paure

Dietro questo sguardo sicuro, si nascondono poche paure, scaturite da un vecchio dolore.
Forse devo ancora imparare, ma so che non lo farò mai, a non farmi intimorire dai sentimenti.
E' stato troppo da sopportare, per uno come me, che pur ben corazzato e impavido, la ho lasciato il meglio di me.
Troppi forse, tutte ipotesi, ma io ho paura di amare, mi precludo tante cose, mi crogiolo in questo stand by, mentre la mia vita va avanti anche senza di me.

...

A volte non comprendo le cose più evidenti, forse fingo con me stesso, per sfuggire una triste realtà.
Capire cos'è che mi lega e cosa invece mi allontana, cosa mi spinge e cosa mi frena...

venerdì 24 dicembre 2010

Il mio viso

Questo viso scavato, che mi guarda dallo specchio, mi ricorda chi ero, il bambino impaurito, l'adolescente confuso, l'innamorato perso, lo sconvolto più estremo.
Il suo sguardo è severo, ma comprensivo, complice e nemico, giudice e bandito.
Questo viso è il mio, lo mostro con orgoglio, in ogni segno puoi evincere il senso di una storia, la geografia di un mondo utopico, gli schiaffi e le carezze della realtà.

è natale...

è natale, il trentaduesimo per me, mi avanza un regalo non dato, mi resta quella magia....
amo donare a chi mi sta a cuore, vedere quegl'occhi luccicare, mantre aprono il pacchetto...
il natale è la festa della nascita di un dio, un dio che non riconosco...per me è la festa della semplicità, il giorno in cui l'amore si palesa, in cui si è più buoni e veri....questo è l'effetto che mi fa il natale...questa è la sua magia!

giovedì 23 dicembre 2010

L'illusoria evanescenza

Ancora un'illusione ha turbato questi giorni grigi, apparentemente vivi e colorati...
L'evanescenza dei miei sogni, ancora mi ha soggiogato.

domenica 19 dicembre 2010

Tepore invernale

La gioia e la limpidezza di quegl'occhi grandi, dolci, espressivi, mi fanno ancor assaporare il piacevole gusto della normalità, mi fanno sognare a volte, cancellano tutto ciò che c'è attorno, quasi come se il tempo si fermasse.
I miei occhi, timidamente scrutano i tuoi, s'incantano fra la tua naturale bellezza, facendo perdere i miei pensieri nelle tue parole.
Tra voglia e timore, sia sogno o realtà, sospiro nuovamente, e l'inverno non è più così freddo...

sabato 18 dicembre 2010

Quando

Quando anche chi t'ha messo al mondo ti volta le spalle e diventa nemico.
Quando ogni cosa è contro, e manca l'aria, e manca la voglia.
Quando tutto non ha più ne senso, ne scopo, ne gusto, ne colore.
Quando giunge tutto questo, si diventa indistruttibili, o ci si autodistrugge.

martedì 14 dicembre 2010

Torna sempre la consapevolezza

Mi sarebbe piaciuto avere un vita "normale", semplice, fatta di piccole e comuni cose, due genitori che si vogliono bene, una famiglia unita, una sorella complice, degli amici sinceri.
Ma ora, penso che tutto ciò sarebbe stata una favola, una farsa...allora amo la mia vita, la mia consapevolezza, che sempre e ovunque non mi faciliterà le cose, ma mi farà sentire in pace, almeno con me stesso.

Il coraggio è libertà

Il coraggio di affrontare le prove più dure, di togliersi la vita, o di trattenerla anche quando fa male, è libertà!
Libertà di vivere ogni istante, senza dover rendere conto a nessuno, senza scrupoli, convinti e forti della propria convinzione.
Contro tutto e tutti, contro un sistema sbagliato, cercando un equilibrio, una compensazione.
Oggi mi sento libero, ed è una sensazione indescrivibile,libero, solo, ma libero!

lunedì 6 dicembre 2010

Ci sarai

Dimmi che ci sarai domani, ancora qui accanto a me, a respirare i giorni che si consumano e ci logorano.
Sarai ancora leale e sincero, il mio punto fermo in questo infinito.
Avrai ancora l'amore, da dire e da dare, da prendere, come se cogliessi un fiore, annusandolo, respirandolo, mentre entra in te.
Dimmi che ci sarai, che ancora sarà un sogno, che avrò la forza di lottare per i miei ideali, per le tue mani, per gli ultimi e per la vita che ho ancora dentro me.
Dimmi che ci sarai, amore, sogno, giustizia, coscienza...vita come vorrei.

venerdì 3 dicembre 2010

La solitudine

La solitudine cos'è, è starsene qui, pensando a te.
Ascoltare musica, evitare il caos, giocare con i ricordi, assaporare alcol e sigarette, schermate di monitor e le auto che passano e rompono il silenzio.
Pensare a domani, ai dettagli, alle piccoole cose, che fanno compagnia.
La solitudine è, una scelta, non una costrizione, quando nessuo è simile a te.
La solitudine è, l'unico momento, che ho per essere me stesso, in mezzo a questo caos, la solitudine è libertà.

martedì 30 novembre 2010

Piove

Piove, su questi giorni, sui miei ricordi, su me.
Piove, sui sogni infranti, sui progetti di domani, sulle mie mani aperte e rivolte al cielo.
Piove, sull'ignoranza, sull'egoismo, sull'umanità dispersa.
Piove, chissà se queste gocce, potranno lavare, cancellare lo sporco che c'è.
Piove, su un'amicizia perduta, sul tuo sorriso, sull'albero cresciuto insieme a me.
Piove, guarda che bello, tutto deserto, tutto fermo, tutto per te.

lunedì 29 novembre 2010

Passo

Un passo e ancora un altro, io riprendo fiato, mi guardo indietro e penso, ma poi, un altro passo ancora, s'allontana quel dolore, un passo avanti, che mi da la forza di farne un altro ancora.
E passo dopo passo, a volte mi son perso, per strade sconosciute, ho trovato guai e sorpese, ma passo dopo passo, inseguendo il mio destino,atrefice o vittima, qualcuno ho avuto vicino.
Passo dopo passo, sto attraversando la fine della moderna dittatura, un passo avanti ancora, sarà il mio sessantotto.
Passo dopo passo, non mi fermerò, forse un pò più stanco, un altro passo ancora in più faro!

giovedì 18 novembre 2010

Meraviglioso

Meraviglioso quel sogno che insegui, mentre il mondo ride di te.
Quel tuo essere, credere nelle idee, che giudicano anacronistiche, sbagliate.
Meraviglioso, svegliarsi, con la voglia di cambiare, decidere se restare o no, combattere contro tutti, ma con lealtà.
Meraviglioso, l'incontro col tuo opposto, che cerchi di capire e non sfuggi.
Quando vai contro ai tuo interessi per un'idea, che magari materialmente t'impoverirà, ma accarezzerà la tua coscienza.
Meraviglioso, l'istinto positivo, altruista, curioso, che si mette in gioco e non chiude la porta dietro se...

mercoledì 17 novembre 2010

Si

Si, ci sarà, ma quando e dove non so, leggerezza e serenità, giorni a colori, nuovi sapori, si...
Sarà una primavera dentro me, che scioglierà i ghiacciai, calmerà le acque e le rischiarirà.
Si, dove e quando non so, sboccerà quel fiore, il suo profumo mi pervaderà, mentre il sole scalderà, illuminerà.
Si, questi giorni bui, si, saranno lontani ricordi che il tempo sbiadirà.

giovedì 11 novembre 2010

Il tempo

Il tempo scolora le vecchie foto, appese da poco a quel muro.
Scolorisce anche i pensieri, i sogni appesi a ieri.
Nell'era del digitale, in questo picco della civiltà, non trovo più semplicità.
Il tempo muta le cose, è sempre fedele a se stesso, immune dal logorio di questo eterno tic tac.
Il tempo che mi è stato dato, un giorno troppo poco sarà, guardando un altro muro, altre foto corroderà.

martedì 9 novembre 2010

Niente da dire

Non ho niente da dire, mentre scrivo parole, che non hanno nulla da comunicare.
Non si sente un piacere, non si avverte un dolore, niente puzza, tutto è inodore.
Fuori fa freddo, qui non c'è caldo, ma non ci sono brividi.
Tu non ci sei, non ci sono neanch'io, non c'è oblio o strazio.
Non ho niente da dire, a questo sordo mondo, forse gurdarsi attorno ha meno senso che mai.
Giorni improvvisati, fra eroi caduti, fra sopravvissuti all'ennesimo azzardo.
Non ho niente da dire, ho già detto tanto, parole e pensieri stanchi giacciono oramai.

martedì 2 novembre 2010

L'egoismo dell'amore

E' naturale amarsi, viversi, respirarsi, attendersi, fondersi e poi....stancarsi un pò, allontanarsi, sopportarsi, confondersi e poi...anche offendersi, farsi male, odiarsi e poi dirsi addio.
E' naturale ritrovarsi, col senno di poi, ma senza ipocrisie, con la consapevolezza che l'amore ha un termine, allora si, che forse si può osare di dire "per sempre", amici, fianco a fianco, poichè il bene c'è ancora, anche se mutato, ed il bene d'oggi, non può essere minacciato da mancanze o gelosie, ma complice, e non egoista come l'amore di ieri.

domenica 24 ottobre 2010

Questione di sensibilità

Ci sono state, ci sono ancora quelle persone. Le persone che hanno avuto un senso, quelle che ti hanno segnato, che poi alla fine ti hanno deluso....
La perfezione non esiste, e data la mia di imperfezione, ora capisco anche gli altrui errori...
Alla fine è sempre e solo una questione di sensibilità!

sabato 23 ottobre 2010

La bellezza

Cos'è la bellezza? Ciò che aggrada l'occhio, o ciò che emoziona? C'è la bellezza sterile e dirompente, che abbaglia, ma lascia il nulla...c'è la bellezza completa, la somma dell'estetica e dell'essenza:lascia il segno, s'imprime e resta li....

mercoledì 20 ottobre 2010

Cammino

Cammino, leggero, nello spazio e nel tempo, fra qualche ostacolo e troppe stupidità.
M'accorgo, d'esser solo, di seguire una strada che pare non esistere, agl'occhi altrui.
Accelero, rallento, mi fermo e riparto.
Cammino sicuro, solo ma fiero, triste a volte, per quella troppa stupidità.

sabato 16 ottobre 2010

Rewind

Guardo a ieri, e a ieri sto tornando, per vivere il domani, per ritrovare il senso, per avere lo stimolo e la conferma dei pregressi pensieri....oppure torno indietro perchè l'oggi mi spaventa, il domani non lo vedo....
L'importanza del passato è data dalle persone che c'erano o da come vedevo io le cose?
Questo è l'enigma da svelare!

lunedì 11 ottobre 2010

La trottola

Appare lento il trascorrere del tempo, finchè t'accorgi d'esserti allontanato infinitamente dal luogo di partenza, di essere ancor più lontano dall'arrivo.
Ti senti disperso, come se il passato, invece d'averti arricchito e fortificato, t'avesse annebbiato la mente.
E non sai quasi più a cosa credere, poichè tutto ciò in cui hai creduto, t'ha massacrato.
Resta solo l'opzione di gettarsi in nuove sfide, ma senza la forza necessaria, solo con l'ausilio dell'inerzia, data dal primordiale senso di conservazione.
E li confuso, giri su te stesso, mentre il cuore ti indica una via, il senno te ne indica un'altra, l'istino un'altra ancora.
Confuso, come una trottola giri su te stesso, con infiniti sforzi, ma senza alcun risultato.

venerdì 1 ottobre 2010

Tornare al passato

Non so perchè ancora, dopo tanti anni, penso a te.
Forse perchè su te, su noi, avevo scommesso tutto, ci avevo creduto.
C'eravamo riusciti, anche se non facilmente, a costruire una vita comune, fatta di semplice quotidianità, afflitta a volte dalle noste paure e insicurezze.
Con te, tutto aveva un sapore diverso, solo ora mi accorgo che ero troppo immaturo, frettoloso, ignaro ed impaurito.
Ultimamente, penso al passato, ad un passato vivo, tumultuoso, ma pieno di emozioni, di sentimenti.
Un passato fatto di te, ma non solo.
In quel passato c'erano amici sinceri, c'erano le prime emozionanti esperienze, c'erano io sogni, poi infranti, c'era un ragazzo sorridente, che non c'è più.
Forse nel passato, posso trovare una chiave, per aprire la porta del presente, dalla quale fuggire verso il futuro.

mercoledì 29 settembre 2010

La schiavitù moderna

Mi succede di soffermarmi, o meglio, fermarmi, astraendomi dai mille impegni, dal rincorrere ciò che dobbiamo rincorrere, e quando mi fermo, penso!
Capisco che stavo correndo, perchè qualcuno vuole ch'io corra, poichè fermandomi, potrei pensare!
Allora mi pare tutto chiaro, e così si spiega la confusione attorno, il frastuono dei media, il martellare della politica...tutto costruito a tavolino, gli odierni faraoni, hanno riammodernato la schiavitù, migliorandola, sostituendo alle fustigate, la psicologia...e allora mi pare tutto così stupido e insensato, tutto, ossia il nulla, basato sull'avidità e sul potere...ma bisogna pure stare da una parte o dall'altra, la cosa importante è comunque e sempre una, la consapevolezza.

sabato 25 settembre 2010

Un altro giorno

Archivio un altro giorno, vissuto più che mai, con fatica e fiato corto, pensando ancora a noi, che siamo ormai diversi, distanti e sconosciuti.
Fra poco il sole ancora, mi riscalderà, forzandomi a domare la mia distruttività, per darmi ancora un motivo, che mi spingerà, a continuare a vivere, una vita che non mi va.
Un giorno ancora e un giorno, forse imparerò, ad essere sereno, anche per le cose che non ho.
Anche nel disincanto, di questi giorni neri, vorrei avere bei pensieri, qualche semplice emozione, un pò di sincerità, un pò di pace nell'anima.

mercoledì 8 settembre 2010

Più uno

Ecco, s'avvicina il giorno, aggiungerò un altro uno ai miei trentuno, con qualche ruga in più, qualche capello in meno, un milione di sogni naufragati nell'oceano della realtà, tante certezze e troppe tristi consapevolezze.
Di uno in uno, sono ciò che non ero, ciò che non sarò, uguale e diverso allo stesso tempo.
Non mi spaventa il tempo che passa, mi atterrisce la cruda realtà che mi mostra, un tempo cielata dalla giovinezza, dall'inesperienza, allontanata dalla forza dei sogni e degli ideali.
Uno in più...e si va avanti!

sabato 24 luglio 2010

Fino a che avrò fiato

Lotterò, sempre, fino a che ne avrò le forze....combatterò la stupidità e la vergogna, ad ogni costo, senza nulla temere...fino a che avrò fiato, non mi arrenderò a ciò che reputo sbaglito...fino alla fine, fino a quando la mia coscienza mi darà rgione!

MA DOVE SEI

Fuggi, e rendi tutto evanescente, fra te e la realtà, fra ciò che vorrei, e ciò che vivo.
Dove sei, semplice semplicità, espressa in un gesto, in una frase, ti cieli, perchè?
Sono stanco di intrattenermi con i tuoi stupidi sostitui, ipocriti ed ignobili sentimenti velati, mascherati, sedicenti arrivi dell'animo.
Voglio persone chiare, come l'acqua, semplici, come il sole, genuine, come la pasta e fagioli :)

venerdì 23 luglio 2010

Ritrovare

Apro vecchi scatoloni impolverati, consumati dal tempo, inumiditi, ammuffiti.
Ritrovo un passato quasi dimenticato, accantonato, come a volerlo cancellare, pur tenendolo a portata di mano.
La mia vecchia musica, che suona ancora e forte, dallo stereo che è vecchio quanto me...i vecchi diari, anche quelli delle scuole elementari.
Le poesie, le passioni, gli amori, tutti racchiusi nelle foto o nei miei scritti.
I giochi, le collezioni di francobolli e monete, i fumetti, i libri.
Trent'anni e più di ricordi, che ora assumono un senso, alcuni rattristano, altri fanno sorridere.
Come l'amico di un tempo, che oggi è quasi nemico, l'amore tanto amato, che oggi mi è indifferente, la canzone di allora, che ancora mi emoziona, o le foto scattate all'improvviso, che fanno sorridere nel ricordo di quegli attimi.
Tutto è intatto, solamente io sono diverso, e le mie cose sembrano dirmi: " Ma cosa sei diventato? Un musone disincantato? "
Ritrovo me stesso, fra queste cose che qualcuno definirebbe cianfrusaglie.

giovedì 24 giugno 2010

Le cose che mi mancano

Quando si parlava dell'anno duemila, sembrava quasi di proiettarsi in un mondo fantascientifico, dove le cose erano talmente diverse, che quasi quegl'anni ottanta parevano già vecchi e consumati.
Già allora ero fuori tempo, amavo i vecchi film, quelli di Ciccio e Franco, Tognazzi, Vianello, le scenette dei varietà anni sessanta e settanta, come anche le canzoni di allora, che cantavano l'amore, ma anche il malessere giovanile, il gap generazionale, si cantava di politica.
Gli anni nei quali il movimento studentesco si muoveva veramente, la classe operaia era salda e forte, il sindacato non si era ancora venduto.
Ricordo che c'era la censura, bisognava stare molto attenti a ciò che si diceva, e quel buonismo e perbenismo che imperversavano in televisione, erano tranquillizzanti.
Era tutto semplice e leggero, ma si faceva politica, come Berlinguer, nonostante ci fosse anche Andreotti...
C'era un senso comune, rispetto e valori, interesse collettivo, che ora non vedo più.
I miei nonni mi raccontavano sempre della loro giovinezza, che si rifaceva ai primi del novecento, ed io restavo incantato nell'immaginare e dare forma ai loro racconti, a volte belli, a volte crudi, come quando parlavano di guerra e fascismo.
Poi arrivò Bim Bum Bam, con un Paolo Bonolis, che sembra essere cresciuto assieme a me, sempre simpatico, ma molto più maturo e profondo.
C'erano le giornate trascorse nella sala giochi, quando i video games andavano a duecento lire.
Giocavamo per strada, con un pallone o con una bicicletta, e ci divertivamo anche a smontare e rimontare radioline o giochi elettro meccanici, molto più meccanici...
E come non ricordare il primo mangiadischi quarantacinque giri! E le musicassette? Era divertente srotolarne i nastri, erano lunghissimi!!!
Quanta voglia c'era di fare, sperimentare, conoscere, cambiare, contestare...insomma, ci credevamo!
Ora? Ora l'ipocrisia generale è spaventosa, altro che la vecchia censura. E la politica? Ma soprattutto, i politici? E ancor peggio, la gente? La voglia di cambiare? Di lottare? Il credere in qualcosa, non per convenienza, ma per il senso di giustizia e coscienza, che dovrebbe essere insito in ogni uomo?
Ecco cosa mi manca, quella spensieratezza, quella leggerezza, quelle persone semplici che si spendevano per le proprie idee.

lunedì 21 giugno 2010

Il giorno che verrà

Vorrei perdere la testa, com'è successo con te, sentire il tempo che si ferma, e il cuore che batte di più, avere un pensiero fisso, che m'accompagni ovunque ed in ogni istante.
Attendere impazientemente di vedersi e stare insieme, raccontarsi le nostre giornate, passeggiare gurdando vetrine, nelle quali specchiarsi insieme, facendo i cretini, sorridendo di noi.
Vorrei un pò di normalità, un sentimento sincero, la libertà dalla schiavitù di essere soli.
Piccole cose che diventano speciali, grazie al brivido che ti da, quello sguardo e quel sorriso, il suo profumo e le carezze, quella vita che si fonde con la tua.
Sono giorni ormai lontani, quelli di amori sbiaditi, vissuti con leggerezza e senza esperiena.
Sono due amori, che mi hanno fatto volare, per poi precipitare, ma non importa ormai, mi hanno fatto capire, almeno un pò, come viverlo questo amore, il giorno che verrà.

lunedì 14 giugno 2010

La voglia di amore

Viene d'improvviso, senza alcun motivo ne preavviso, senza che qualche strano evento l'abbia fatta scaturire, in giorni uguali ad altri giorni, passati e da venire.
Così, quando non ti manca nulla, senti l'esigenza d'amare, perchè nulla di tutto ciò che hai può sostituire, o sublimare, l'amore che hai, l'amore che vuoi,l'amore che sei!

sabato 5 giugno 2010

Da qui....

Da qui, così lontano da ciò che ero, ossimoro di ieri, a fatica ritrovo senso e genuinità.
Dall'alto di questa collina, scorgo solamente assurdità, resto basito, come se d'un tratto, certezze e convinzioni, fossero mutate in utopici sogni, talmente lontani dall'oggi, che sembrano non aver mai vissuto.
Qui non c'è più fiducia, non credo a sorrisi e gesti senza alcun fine, in egoisti sentimenti travestiti d'amore o amicizia.
Resta la materialità, fredda e sterile, succedaneo di una felicità impossibile, scopo fine a se stesso, nella non voluta assenza di me, di ieri, di una vita che credevo possibile, e che invece, mi ha snaturato, cancellandomi l'anima, i sogni ed i sospiri.
L'ultimo sognatore non c'è più, il suo posto l'ha preso l'ennesimo disincantato realista.

venerdì 23 aprile 2010

La sera

Viene la sera, a dar sollievo ai miei occhi stanchi, che soffrono la luce ed il caos.
Arriva la sera, serena quiete attorno a me, forse anche troppo silenzio, calma e stanchezza, sembra quasi serenità.
Ma di sera, si è più veri, ripongo le armi e le armature, poi mi lascio cullare dall'oscurità complice.
Ecco, è sera, va tutto bene da un pò, ma questa sera, sento la mancanza di qualcosa che non ho più.

sabato 27 marzo 2010

domenica 14 marzo 2010

Meno male che Silvio c'è!

UN AMICO MI SCRIVE:

Vivo a Milano DUE in un palazzo costruito dal PRESIDENTE DEL CONSIGLIO.
Lavoro a Milano in una azienda di cui è mero azionista il Presidente del Consiglio.
Anche l’assicurazione dell’auto con cui mi reco a lavoro è del Presidente del Consiglio, come del Presidente del Consiglio è l’assicurazione che gestisce la mia previdenza integrativa.
Mi fermo tutte le mattine a comprare il giornale, di cui è proprietario il Presidente del Consiglio.
Quando devo andare in banca, vado in quella del Presidente del Consiglio.
Al pomeriggio, esco dal lavoro e vado a far spesa in un ipermercato del Presidente del Consiglio, dove compro prodotti realizzati da aziende partecipate dal Presidente del Consiglio.
Alla sera, se decido di andare al cinema, vado in una sala del circuito di proprietà del Presidente del Consiglio e guardo un film prodotto e distribuito da una società del Presidente del Consiglio (questi film godono anche di finanziamenti pubblici elargiti dal governo presieduto dal Presidente del Consiglio).
Se invece la sera rimango a casa, spesso guardo la TV del Presidente del Consiglio,con decoder prodotto da società del Presidente del Consiglio, dove i film realizzati da società del Presidente del Consiglio sono continuamente interrotti da spot realizzati dall’agenzia pubblicitaria del Presidente del Consiglio.
Soprattutto guardo i risultati delle partite, perché faccio il tifo per la squadra di cui il Presidente del Consiglio è proprietario. Quando non guardo la TV del Presidente del Consiglio, guardo la RAI, i cui dirigenti sono stati nominati dai parlamentari che il Presidente del Consiglio ha fatto eleggere. Allora mi stufo e vado a navigare un po in internet, con provider del Presidente del Consiglio. Se però non ho proprio voglia di TV o di navigare in internet, leggo un libro, la cui casa editrice è di proprietà del Presidente del Consiglio.
Naturalmente, come in tutti i paesi democratici e liberali, anche in Italianistan è il Presidente del Consiglio che predispone le leggi che vengono approvate da un Parlamento dove molti dei deputati della maggioranza sono dipendenti ed avvocati del Presidente del Consiglio, che governa nel mio esclusivo interesse!!!!!!!!!!!!!
Per fortuna!

P.S.: Tutte le persone che ricevono la presente comunicazione hanno l’obbligo civile e morale di trasmetterla ad almeno altre cinque persone. Non sia mai che qualcuno lo votasse di nuovo.

venerdì 19 febbraio 2010

Nulla da dire

Nulla da dire, nessuna emozione da raccontare, nessun messaggio da recapitare, tutto tace e scorre lentamente, in un equilibrio privo di aspettative, ma anche privo di ansie e malessere.
Godo del materialismo, del distacco dai sentimenti, sto bene come sto, speriamo che non arrivi alcun temporale ad oscurare questo cielo azzurro e sereno :)

lunedì 15 febbraio 2010

San Faustino

Festeggio solitario l'assenza di qualcuno, di un volto sconosciuto, di carezze non date e parole non dette.
Consapevole dell'amore che vorrei, della persona che amerei, che ancora non ho trovato, fra i tanti personaggi, sempre troppo uguali e stereotipati...meglio soli che mal accompagnati!

martedì 9 febbraio 2010

La via di mezzo

Come fare, quanto fare, o non fare nulla?
O tutto o niente, questo sono io, che non ho mai avuto vie di mezzo.
Darsi completamente, per poi essere gettati via? Non darsi affatto, magari perdendo una buona occasione?
Correre a perdifiato? Restare immobili?
Benedette vie di mezzo, a me sconosciute, per me, che sono estremista per natura, da sempre, le vie di mezzo sono un compromesso inaccettabile.
O dentro o fuori, con me o contro di me!

mercoledì 3 febbraio 2010

La teoria della velocità

Il mondo gira tutt'attorno, frenetico, nervoso, rincorre se stesso, come un cane che tenta di mordersi la coda. C'è chi corre inseguendo un obiettivo, magari passando sopra ogni cosa, c'è chi invece corre per non pensare, chi lo fa per imitare qualcuno, chi invece non sa stare fermo.
Io non corro, cammino, passeggio, vivo di questa stasi da troppo tempo, a volte vittima di quel senso d'inutilità che t'immobilizza, a volte intento ad osserave ogni dettaglio, ad analizzare ciò che accade, un pò per ingannare il tempo, un pò per deformazione naturale.
Forse dovrei iniziare a correre anche io, ma per farlo, dovrei prima intuire la giusta direzione, intravedere una meta, credere ancora nel futuro, nelle cose e soprattutto nelle persone.
Per ora mi accontento di questo passo lento, che comunque, da qualche parte mi porterà, a meno che non stia girando intorno, intorno a cosa poi? Forse a me stesso, alla mia vita, al passato, ripercorrendo il sentiero circolare perpetuamente...ma questa è solo un'ipotesi.

lunedì 1 febbraio 2010

L'attesa

Pare non avere mai fine, questa lunga attesa, della quale non ricordo neppure l'inizio, forse non ha neanche più un senso, ma esiste e persiste, di giorno in giorno.
Anni burrascosi, trascorsi rincorrendo faticosamente quei lontani sogni, cercando di afferrare la felicità, che pareva essere sempre li, ad un passo, ma non si faceva mai prendere.
Tempi lontani, mentre fagocitavo e consumavo avidamente ogni cosa, esperienze, denaro, emozioni.
Di colpo, quel giorno, mi fermai, respirai a pieni polmoni, mi guardai attorno e vidi un immenso e arido deserto.
Allora, in quel tempo ormai sbiadito, confuso nei ricordi, ebbe inizio l'attesa, e fu un pò morire, un pò arrendersi, fu il momento in cui vidi ogni cosa, anche la più cara, con occhi diversi, mentre le vecchie convinzioni radicate, si sbriciolavano come castelli di sabbia, lasciandomi perplesso, disincantato, sbalordito, per quella realtà che fino ad allora non ero stato in grado di capire, o semplicemente, non volevo accettare.
Non è cambiato nulla da allora attorno a me, ma tutto è diverso, visto con gli occhi di un vecchio sognatore stanco, viziato dalla grigia realtà, macchiato da ipocrisie e volgarità, consumato da finte emozioni, ma ancora in piedi, con lo sguardo volto all'orizzonte.

lunedì 25 gennaio 2010

Tra le cose che ho, tra le cose che ho perso

Tra le cose che ho, c'è un pensiero per te, che nasce leggero dal profondo di me.
Ho qualche certezza, e la rara bellezza, di momenti sinceri fra l'ipocrisia che c'è.
Tra le cose che ho, c'è ancora la forza e la curiosità, che ancora una voltà, chissà fin dove mi spingerà.
C'è qualche foto, qualche oggetto caro, c'è un mattino di sole in questo inverno per me.
Ci sono sorrisi, dettati dal cuore, o dalla gente attorno, che mi fa sentire migliore, dai novelli inesperti e dalle cose ripetute, che conosco a memoria e so come gestire.
Qualche nuova carezza, più o meno intensa, l'odore che ricorda, un battito in più, una nuova emozione, una vecchia regola, un raggio di sole che illumina la stanza, una sigaretta, fumata con gusto, una melodia, che da sempre da vita, un amico, un gesto zenza fini, un armadio, un giornale, una tv.
C'è l'odore dei fiori, c'è l'armonia, per un pasto consumato assieme a chi, vuole bene a priori e non ferirà mai.
C'è un futuro deciso, c'è chiarezza oramai, delle cose che ho attorno, alcune non cambieranno mai.
C'è una cosa importante, che è una chiave segreta, è la consapevolezza che schiarisce le idee, facilita il persorso, concucendomi alla meta.
Tra le cose che non ho, che ho perso per la via, ci sono mille emozioni provate per chi, credevo fosse l'eterno amore, ed era solamente un abbaglio di sole che accieca.
Ho perso paure, incertezze e armature, sofisticazioni e voli pindarici.
Forse anche i miei sogni, più cari e rari, il tempo trascorso a ingoiare dolore.
Ho perso anche i ricordi, le carezze e gli sguardi, le parole ferite, le ferite importanti, qualche canzone, qualche cosa che dovevo ricordare, il rancore, la rabbia, una giornata lontana, una pioggia autunnale.
Per le cose che avrò, ringrazio quel dio, nel quale non credo e non crederò.
Per le cose che perderò, ugualmente ringrazio, perchè bisogna alleggerire e fare spazio, dentro e fuori, ovunque, in questo eterno susseguirsi, fra perdere e trovare qualche cosa, che si va sempre cercando.

venerdì 22 gennaio 2010

Alquanto disgustato dagli omosessuali

Quanta gente che parla parla e non arriva a nulla, fiato sprecato, pazienza per un diciannovenne, ma un trentenne ed un ventiseienne...la cosa è grave. Il problema credo sia tipicamente dell'ambiente omosessuale, poichè nella continua ricerca di chissà che, poi finiscono per non sapere ciò che vogliono...una cosa è certa, al cazzo non ci rinunciano!
E' veramente difficile, se non impossibile, trovare una persona che sappia veramente cosa vuole, e che sia coerente con le proprie affermazioni.
Tutte prime donne! Una vo fa la stilista, l'altra la cantante, poi i maschioni decisi e convinti, traballano fra le loro insicure convinzioni.
Manco ti conoscono e già ti dicono "tvb", poi non cercano sesso e se lo infilano fino in gola, che a volte per staccarle bisognerebbe prenderle a pugni in testa.
Parlano d'amore come fosse acqua fresca, si legano a persone facilmente e facilmente le sostituiscono, si fidanzano dopo due giorni! Fortunatamente il matrimonio gay non è approvato in Italia, altrimenti sai quanti divorzi!?
Per non parlare delle velate, oppure le represse, le checche che si definiscono maschili, i maschi che ostentano la loro mascolinità e poi non vedono l'ora di girarsi, il genere orso, che alla fine porterà pure a qualche problema pesare 150 kg, o no?
I ventenni che pare abbiano imparato tutti a memoria la stessa identica frase :" non pensare che sia immaturo solo perchè ho 20 anni, io non sono come gli altri..." mha!
Ma per trovare una persona normalissima, che abbia voglia di costruire seriamente un percorso a due, o che almeno abbia le idee chiare e sia coerente, che si deve fare?

mercoledì 20 gennaio 2010

Ho paura

Mi piace, ed ho paura, vorrei conoscerlo meglio, ma sono spaventato.
Chissà, se sarà solamente l'ennesima fugace cometa, oppure il sole, che torna ogni giorno?
Il futuro è sempre condizionato dal passato, e la cosa peggiore è aver paura, di stare male, di soffrire, di vivere un nuovo fallimento.
Accantono i miei timori, pensando ancora ai suoi occhi, alla sua normalità.

lunedì 18 gennaio 2010

22

Sono le 22, suona la sirena della vecchia fabbrica, fuori fa molto freddo.
Penso a quegl'occhi che mi colpirono solamente da una foto, dal vivo ancora di più.
Una giornata normale, qualche chiacchiera, una passeggiata, un caffè.

venerdì 15 gennaio 2010

Mors tua vita mea

Finisce l'era sperimentale del buonismo, che ha dato pessimi risultati...questa volta meglio fare retromarcia, ritrovare quel sano cinismo, quel distacco, quella capacità di gestire al meglio ogni situazione, senza paranoie o sensi di colpa, per una giustizia o una correttezza, che le persone non meritano.
Mors tua vita mea

lunedì 11 gennaio 2010

Caro Alex

Caro Alex, finalmente, dopo tanto tempo, troppo, mi sei indifferente.
Senza più rancore, rabbia o dispiacere, ti scrivo due righe, e probabilmente a te non te ne fergherà nulla, ma io, che sono maledettamente umano, ci tengo sempre ad esprimere i miei pensieri...ti dico grazie, perchè indirettamente mi hai aiutato, ma ti consiglio di essere chiaro, con te stesso e con gli altri, poichè ciò che si dice ha un peso, e siamo tutti responsabili delle nostre azioni ma anche delle nostre parole...mi auguro che tu possa trovare te stesso e la tua serenità al più presto.

Grazie

Eternamente combattuto fra mille cose, guerre e battaglie, vinte e perse, e intanto sono alla soglia dei 32...e mi confronto con ragazzini, lo specchio che mi ricorda ciò che ero, ciò che vorrei ancora essere e ciò che in parte ancora sono...analizzo, sperimento, sorrido, a volte uso la mia esperianza...ma ciò che credevo un grosso difetto, si è rivelato un grande pregio...allora grazie, a chi mi sta ancora vicino...compreso l'anacronistico frate montanaro :P

Un abbraccio

C'è una persona speciale, conosciuta qualche mese fa, per caso, mente ero ancora alle prese con un amore fallito, mentre stavo male, mentre ero il peggio di me stesso...grazie per esserci stato e per esserci ancora, sappi che da buon amico, ti vorrò sempre bene e cercherò di proteggerti, per quanto sia in grado di farlo...un abbraccio forte forte! Gli amori si consumano e si perdono fra il passato ed il futuro, l'amicizia è eterna :)

sabato 9 gennaio 2010

Uomo ancora mi disgusti

Ho toccato con mano, l'incoerenza dell'uomo, ho visto ancora nuove maschere, sui soliti volti oramai conosciuti....ascoltato nuove storie di vita, raccontando il mio passato, il mio presente e l'incerto futuro.
Ho creduto per un attimo che l'interesse fosse disinteressato, o almeno, che non fosse solo sesso...ma è bastato un attimo per capire, che come sempre volevano solamente un pò di cazzo!
Non mi stupisce la cosa, ma mi perplime che io ancora possa credere...ma si forse è meglio credere ancora....
Sarebbe molto semplice, essere chiari, non nascondersi, non fingere...ma forse è più comodo, celarsi dietro evanescenti barriere, non capendo, che probabilmente, si fugge da se stessi, o più semplicemente, si attuano stupidi piani astuti, che lasciano solamente il niente attorno....
Quante persone che si credono uniche, e invece sembrano fatte in serie...
Non ho paura di nulla, di terremoti, guerre o guai, ma mi spaventa a morte l'ottusità, la supidita e l'egoismo degli uomini.

giovedì 7 gennaio 2010

Fame e sazietà

Fame, di te, che non sei chi credevo, fame d'amore, di quello riversato maledettamente su di te, scioccamente forse, ma è stato più forte di ogni cosa.
Sazio, di superficialità, di sesso a domicilio, di stupidità.
Fame di ciò che non c'è, sazietà di ciò che c'è.
Fame di serenità, sazio di questi fantasmi...

Barzelletta

Vodafone Omnitel Informa: stiamo ricaricando le schede in base ai rapporti sessuali...la informiamo che la sua scheda sta per essere disattivata.

mercoledì 6 gennaio 2010

Barzelletta

Mi hanno detto che per far godere una donna bisogna leccare intorno a dove fa la pipì, ma non ho capito se devo leccare anche le piastrelle

martedì 5 gennaio 2010

Barzelletta

Mi è bastato vederti da lontano per capire quanto fosse grande la tua bellezza.Mi è bastato vederti da lontano per capire quanto già ti desideravo.Mi è bastato vederti da vicino per capire che da lontano non vedo un cazzo!!!

lunedì 4 gennaio 2010

Primo post 2010

Stupida utopia, credere che l'avanzare numerico del tempo, cambiasse le cose.
Folle autoconvincimento, inseguendo affannosamente una speranza, naufragata ancor prima di salpare.
C'è aria di neve, fa freddo, non ho ancora gettato via le vecchie cose, tengo ancora tutto qui, o forse, il passato mi tiene ancora legato a se, come un parassita, che si nutre della mia anima, delle mie emozioni stanche e sdrucite.
Resto ancora immobile, incapace di cogliere il futuro che mi chiama, rivivo quei brutti momenti, coltivo la rabbia, l'odio, il rancore, invece di assaporare il gusto del nuovo, delle belle cose che ci sono, ma che non riesco a vedere.
Come fossi in letargo, ma senza aver accumulato energie, non mi resta che attendere la primavera.