Questo viso scavato, che mi guarda dallo specchio, mi ricorda chi ero, il bambino impaurito, l'adolescente confuso, l'innamorato perso, lo sconvolto più estremo.
Il suo sguardo è severo, ma comprensivo, complice e nemico, giudice e bandito.
Questo viso è il mio, lo mostro con orgoglio, in ogni segno puoi evincere il senso di una storia, la geografia di un mondo utopico, gli schiaffi e le carezze della realtà.
venerdì 24 dicembre 2010
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