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mercoledì 12 dicembre 2007

Dedicato ai governi ladri



Da Prodi a Berlusconi, passando per tutti gli altri politici che non sono in grado di gestire un paese.
Spero che lo sciopero dei tir sia l'inizio di una serie di eventi che facciano veramente capire a tutti che la nostra economia sta andando a farsi fottere...e la gente si "altera".

Sciopero TIR


Tir precettati dal ministro. Gli autotrasportatori: "Il fermo prosegue". Tre arresti
Tre autotrasportatori arrestati per violenza privata, danneggiamenti, lesioni personali dolose e resistenza a pubblico ufficiale. Gli episodi di intolleranza
degli scioperanti nei confronti degli autotrasportatori che hanno deciso di lavorare a Napoli sono due. In via Vespucci, intorno alle 14.30, la polizia aveva raccolto la denuncia di alcuni autotrasportatori in servizio che si erano visti anche tagliare con le tronchesi i bulloni delle ruote per impedire che consegnassero la merce; poi alle 16.00, l'aggressione all'incrocio tra via Marina e corso Garibaldi ai danni del guidatore di un furgoncino targato Bologna.

Lo sciopero continua
Nonostante la precettazione, "il fermo dei tir prosegue". Lo afferma Paolo Uggè, presidente di Fai Conftrasporto, una delle sigle degli autotrasportatori in agitazione.

Il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, ha emanato oggi un'ordinanza per interrompere il fermo dell'autotrasporto a partire dalla mezzanotte. Una nota del ministero spiega come l'ordinanza limiti "alle 23.59 di oggi il fermo dell'autotrasporto proclamato dalle associazioni Cna Fita e Confartigianato Trasporti dalla mezzanotte di ieri alle 24.00 del 14 dicembre".

"Il blocco che si verifica da ieri è una inammissibile violazione della libertà dei cittadini". Lo ha detto il Presidente del Consiglio, Romano Prodi, in un’intervista al Tg1, spiegando così i motivi della precettazione da parte del governo degli autotrasportatori in sciopero.

"Il Governo ha disposto sostanziosi aiuti alla categoria nella legge finanziaria, comprendendo le difficoltà della categoria - continua Prodi - proprio mentre queste disposizioni si vanno attuando, è stato bloccato il Paese. Questo non è ammissibile". Il premier ha assicurato che non ci sarà un aumento di prezzi al termine dello sciopero.

In seguito all'ordinanza adottata dal ministro dei Trasporti, le Prefetture sono attivate per vigilare sull'attuazione del provvedimento su tutto il territorio nazionale e per assicurare un'ordinata ripresa delle attività nel rispetto delle decisioni assunte dal Governo. E'quanto si legge in una nota del Viminale.

Oggi, le organizzazioni dell'autotrasporto che hanno indetto il fermo dei Tir hanno rotto la trattativa e lasciato l'incontro di Palazzo Chigi confermando il fermo fino a venerdì. "Dopo 18 mesi di attesa con le parole non si risolve nulla. Senza provvedimenti il fermo prosegue". Lo ha detto il presidente di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, entrando a Palazzo Chigi dove si è svolto un incontro di esponenti del governo con i rappresentanti degli autotrasportatori che dalla mezzanotte di ieri hanno cominciato un fermo per cinque giorni. Secondo Uggè, "è necessario il recupero dell'aumento del prezzo del gasolio e una norma sui termini di pagamento: pagare a 120 giorni è impensabile, non si può andare oltre i 40 giorni".

Il tavolo sull'autotrasporto a Palazzo Chigi prosegue con 7 sigle sindacali. Lo rende noto Palazzo Chigi. Le sette sigle sono: Anita, Fedit, Confcoop, Agci, Aite, Ancst e Unci. Per il Governo sono presenti Bianchi, Minniti, Letta.

"Il tavolo e' ancora in corso ma le modalita' con cui si sta svolgendo questa agitazione hanno la mia completa riprovazione". Lo dice il premier Romano Prodi, nel corso delal conferenza stampa a Palazzo Chigi, a proposito dell'agitazione degli autotrasportatori.

La Commissione di Garanzia chiede la precettazione
La Commissione di Garanzia per gli scioperi ha chiesto al Ministro dei Trasporti l'avvio delle procedure per la precettazione per gli autotrasportatori.
"Si comunica che in occasione dell'astensione collettiva gli autotrasportatori - si legge in una nota - non assicurano le forniture indispensabili violando altresi' l'obbligo di non predisporre blocchi stradali".

Gestori: rischio benzina
Il 60% dei distributori italiani è già senza carburante come conseguenza del fermo degli autotrasportatori e dei mancati rifornimenti di benzina e gasolio. Lo riferisce Fegica-Cisl, una delle sigle dei gestori, sottolineando che da stasera la rete potrebbe essere praticamente a secco.

Secondo l'organizzazione, inoltre, quando il fermo terminerà ci vorranno almeno 48 ore perché la situazione torni alla normalità.

Tenta di fermare un tir: camionista ferito
Uno dei camionisti che stavano manifestando sulla Pontina, all'altezza di Aprilia, e' stato investito da un altro autotrasportatore, straniero, ed e' ricoverato in ospedale. Secondo una prima ricostruzione della polizia stradale il camionista ferito ha cercato di non far partire l'altro mezzo ed e' scivolato sotto il camion nel tentativo di "aggrapparsi" al finestrino , il "collega" gli e' passato sulle gambe causandogli la frattura di entrambe.

Momenti di forte tensione sono stati vissuti nel "blocco" che sta notevolmente rallentando il traffico. Il camionista straniero , che ha investito il collega, si trova ora presso la caserma della polizia stradale di Aprilia per accertamenti.

mercoledì 28 novembre 2007

Per Vittorio Emanuele e famiglia dal profondo del cuore!




Repubblica 20/11/07

Emanuele Filiberto rivela a "Ballarò" di aver inviato la richiesta a Prodi e Napolitano
Ferma replica del governo: "Neppure un soldo, anzi vogliamo noi i danni"
I Savoia chiedono all'Italia 260 milioni
ROMA - I Savoia chiedono 260 milioni di euro allo Stato italiano come risarcimento per i danni morali subìti in 54 anni di esilio: 170 milioni li vuole Vittorio Emanuele; 90 suo figlio Emanuele Filiberto. Ma non è tutto: oltre agli interessi sulle somme richieste, i Savoia vogliono anche la restituzione dei beni confiscati dallo Stato al momento della nascita della Repubblica Italiana. Lo rivela un servizio che andrà in onda questa sera su RaiTre a Ballarò.
"Una ventina di giorni fa - anticipa la redazione del programma televisivo - la famiglia Savoia ha chiesto ufficialmente i danni al governo italiano con una lettera di sette pagine inviata al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al presidente del Consiglio Romano Prodi redatta dai legali dei Savoia Calvetti e Murgia".
Tra i motivi della richiesta di risarcimento illustrati nella lettera e spiegati da Emanuele Filiberto in un'intervista al programma di RaiTre ci sono "i danni morali subìti durante l'esilio per la violazione dei diritti dell'uomo stabiliti così come stabilito nella Convenzione Europea del 1948".
Secca la replica del governo. Attraverso il segretario generale della presidenza del Consiglio Carlo Malinconico - conclude la redazione di Ballarò - il governo ha fatto sapere che "non solo non ritiene di dover pagare nulla ai Savoia, ma pensa di chiedere a sua volta i danni all'ex famiglia reale per le responsabilità che ha avuto nella storia italiana".
Dubbi, quanto meno sull'opportunità di chiedere proprio adesso il risarcimento, sono stati sollevati anche da un fedelissimo di casa Savoia, Sergio Boschiero, segretario nazionale dell'Unione Monarchica Italiana: "L'avocazione allo Stato dei beni del re fu la prima grande rapina dopo la caduta della monarchia, ma non mi sembra il momento opportuno per rivendicazioni".
Giudizio che non trova d'accordo il portavoce di Casa Savoia, Filippo Bruno di Tornaforte, che ricorda cause simili intentate da altri ex regnanti: "E' il caso della Grecia, che ha dovuto pagare un cospicuo risarcimento a re Costantino e alla sua famiglia per l'ingiusto esilio".
"E' il risarcimento per 54 anni di esilio"
Per questo, a ridosso della prescrizione che scatterebbe alla scadenza dei cinque anni dal rientro in Italia, i Savoia sembrano davvero decisi a fare causa allo Stato. L'ex famiglia reale è rimasta in esilio dal 1946, anno in cui si svolse il referendum che fece dell'Italia una repubblica al 2003, quando rientrarono nel nostro Paese grazie alla legge costituzionale approvata l'anno prima, legge che cancellava gli effetti delle disposizioni transitorie della Costituzione. Gli anni di esilio sarebbero 56 ma per la richiesta di risarcimento i Savoia si basano sulla data di approvazione della Convenzione Europea, quindi sul 1948.
Quanto ai proventi dell'eventuale vittoria processuale, Tornaforte precisa che andrebbero a una neonata "Fondazione Emanuele Filiberto di Savoia" che li destinerebbe "in opere di beneficenza e di sostegno alle fasce sociali più disagiate".

domenica 25 novembre 2007

Minuetto_omaggio a Claudia Vinciguerra


Potrei rifarmi alla spiegazione della nascita del minuetto, oppure attribuirlo alla canzone omonima scritta da Califano e cantata da Mia Martini, ma preferisco dare un nuovo senso a questa parola, una definizione carina che un amico adotta nelle notti brave bolognesi.
Tutti cerchiamo l'anima gemella, almeno chi è single, ma se proprio non la si trova, almeno cerchiamo la sublimazione di un rapporto a due tramite un contatto ravvicinato...bene, quando due persone sono attratte l'un l'altra, spesso si "perde" tempo nello studiarsi, giochi di sguardi, cenni impercettibili che lasciano spazio a molte fantasie.
Però il tempo passa, il gioco continua e nessuno dei due ha il coraggio di fare il primo passo, continuando con i comportamenti che ho accennato precedentemente.
Bene, definirei questi comportamenti, come dice sempre un mio amico, un MINUETTO!

mercoledì 21 novembre 2007

L'ipocrisia della chiesa


Poco tempo fa, ho avuto a che fare con una associazione CRISTIANA bolognese, che si occupa di persone socialmente disagiate, senza fissa dimora, ometto il nome dell'OPERA cristiana per evitare querele...
Ricordo che al primo colloquio con un FRATE che collabora con l'OPERA ho avuto la forte sensazione di trovarmi davanti un mio simile, un GAY, tra l'altro molto più kekka di me.
Dopo qualche tempo, ho avuto qualche contrasto verbale con il FRATE e con il PADRE direttore dell'OPERA; sono stato praticamente definito " ...uno che non si adatta, un comunista ecc ecc..."
Non immaginerete mai la sorpresa, lo sgomento, la rabbia e lo schifo, quando una bella sera, mentre sorseggiavo il mio drink al bancone del CRUISING BAR di Bologna, mi vedo entrare il FRATE, meglio dire la fratessa, che tranquillamente mi saluta e chiede informazioni sul locale...poi ovviamente è andato a cercare qualche pecorella smarrita in DARK, anche se per me la pecorella é lui!
Perchè la chiesa continua con questa farsa? Non hanno ancora capito che per mettersi una gonna non è necessario farsi prete?
Non si parla mai dei processi persi dalla chiesa nel mondo a causa di SACERDOTI PEDOFILI, si parla solamente di noi poveri finokki, che ingiustamente vogliamo i diritti fondamentali di ogni singolo individuo che fa parte della società.

Complimenti alla chiesa per aver saputo mettere in pratica i seguenti COMANDAMENTI!

5. Non uccidere
6. Non commettere atti impuri
7. Non rubare
8. Non dire falsa testimonianza
9. Non desiderare la donna d’altri
10. Non desiderare la roba d’altri

Cristianità


mercoledì 21 novembre 2007 CORRIERE DELLA SERA

La «confessione» AL PROGRAMMA CIAO DARWIN . Lui è un militante di Forza Italia
È gay e va in tv. E il parroco lo caccia
Un 21enne di Este, ex chierichetto e catechista, rende noto il suo orientamento sessuale: espulso dal coro della Chiesa


Alberto Ruggin (foto tratta dal Mattino di Padova)
PADOVA - È gay, partecipa al programma televisivo «Ciao Darwin» che andrà in onda martedì sera, e il parroco lo caccia dal coro della chiesa. Tutto accade a Este, in provincia di Padova, ed è il quotidiano «Il Mattino di Padova» a raccontare la storia di Alberto Ruggin vent'anni, un passato di capochierichetto e di catechista, tra i fondatori del Circolo delle Libertà di Este, che non si vergogna e ritiene di aver fatto la cosa giusta, ma non tutti sono d'accordo con lui.

Ruggin ha dichiarato apertamente di essere gay, partecipando al programma tv di Paolo Bonolis nella squadra degli omosessuali che sfida gli eterosessuali. Ma il parroco della chiesa nella quale Ruggin, cantava nel coro, ha ritenuto che la sua omosessualità fosse motivo di esclusione dal gruppo. Ruggin, residente a Este, paese che in passato era una delle roccaforti del Veneto «bianco» ha raccontato che dopo aver reso noto il suo orientamento sessuale in seguito alla partecipazione a «Ciao Darwin», il giovane, che da sempre partecipa alle attività della parrocchia della basilica delle Grazie - ex capochierichetto e catechista e da sette anni voce nel coro della chiesa - ha spiegato che il parroco, don Paolino, lo avrebbe invitato a non farsi più vedere alla corale a causa della sua omosessualità. «Lasciamo perdere queste cose», si è limitato a dire laconicamente il parroco.

Il sacerdote, stando al racconto di Ruggin al quotidiano, avrebbe circoscritto la reprimenda alla partecipazione al coro, non vietando al giovane di prender parte alla messa. La storia di Ruggin, tra i fondatori del Circolo delle Libertà di Este, ha destato scandalo nel paese, dividendo gli stessi compagni di partito del ragazzo fra posizioni solidali e prese di distanza sul modo pubblico scelto per rendere note le sue preferenze sessuali.

martedì 20 novembre 2007

La società...del Cassero



Ho pochi ricordi del vecchio e mitico Cassero di porta Saragozza, l'ho vissuto
molto poco, comunque intensamente. Ricordo l'atmosfera familiare, la sensazione di
essere protetti, di essere un gruppo di persone diverse che in comune avevano la
voglia e la volontà di affermare i propri diritti o anche, semplicemente, di star bene. Il nuovo Cassero? Sento persone lamentarsi per fatti discriminatori accaduti proprio li, a casa nostra. Non credo, come dicono in molti, che l'aver tesserato "cani e porci" sia il vero motivo di questo problema, anche perchè non tesserare eterosessuali o "stranieri" sarebbe stata una vera e propria discriminazione da parte del circolo.
Il problema è un altro...ricordo anni fa, quando durante una riunione dello staff,
qualcuno che li dentro conta molto,disse :"Le cose sono cambiate, ora abbiamo una struttura che ci da molte più possibilità, dobbiamo solo decidere se il Cassero è un circolo principalmente politicizzato, oppure se è una macchina da soldi..."
Ovviamente tutti optarono per la prima opzione, ed infatti, i sabati sera del Cassero tornarono GAY, ma per poco.
Tante cose sono cambiate, anche i prezzi non sono più politici. Per non parlare dell'ammanco in bilancio di un paio di anni fa, dove perse la testa solamente il tesoriere del tempo, mentre tutti gli altri restarono, e a parer mio, ancora oggi, si intascano soldi provenienti dai nosti rinnovi tessere.

lunedì 19 novembre 2007

Meglio morti o ...?

Il nostro bel paese


Benedette SPA multinazionali!
Eh si,sono veramente la salvezza del mondo del lavoro: si aumentano le produzioni ed i servizi
al cliente, le azioni in borsa salgono e si guadagna un casino!
Ma un attimo, e i dipendenti di queste aziende? Beh si arricchiranno anch'essi di conseguenza? Eh no, per
poter essere competitivi sul mercato, bisogna si offrire il prodotto migliore,
ma anche a prezzi contenuti, quindi, dov'è che si possono effettuare tagli per ridurre
i costi di produzione? Ovviamente sulla produzione stessa, ovvero sulle maestranze,
sulle risorse umane (termine orribile).
Non mi tornano i conti...nel nostro paese il potere d'acquisto è rovinosamente in discesa,
tutti si lamentano (giustamente) e che il nostro bel paese non sia poi più
così bello lo vediamo tutti. Ma se produciamo ricchezza e poi non possiamo alimentare il mercato perchè
abbiamo delle restrizioni economiche, allora, chi alimenterà il nostro mercato?
I paesi in via di sviluppo? Con le loro neo democrazie/dittature e sistemi
di lavoro arcaici?
Risultato: la gente comune è tartassata da tasse e dai prezzi che i commercianti
gestiscono, a parer mio, in maniera sconsiderata; il vile, ma pur sempre indispensabile denaro, gira meno
e l'economia va a quel "bel paese"...negli ultimi dieci anni ho visto e
vissuto sulla mia pelle gli sconvolgimenti economici di un' Italia mafiosa, pigra, menefreghista
e pecorona. Non si lotta più, i sindacati sono tristemente venduti ai partiti, il movimento
studentesco sembra pensare solamente a se, mentre anni fa era il motore dei cambiamenti
in tutti i settori. Probabilmente, per svegliarci e reagire contro questo sistema,
dobbiamo attendere che ci tolgano anche i peli del... naso!

domenica 18 novembre 2007

Arcaico? Arc...

Mi piace la musica, forse non quella dei giovani d'oggi, molti diranno che sono arcaico...ma a me le vecchie melodie danno tante emozioni.
Eh si, le emozioni, la cosa che ci differenzia dalle bestie, pur essendo spesso più bestie di loro...le emozioni olfattive sono quelle che più adoro, le vivi ad occhi chiusi, un ricordo, un luogo, quella precisa sensazione! Stupendo no?

venerdì 16 novembre 2007

Le diversità

L' Omo disse a la Scimmia:
-Sei brutta , dispettosa:
ma come sei ridicola!
ma quanto sei curiosa!
Quann' io te vedo, rido:
rido nun se sa quanto!...
La Scimmia disse : - Sfido!
T' arissomijo tanto!