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lunedì 28 marzo 2011

Inizio e fine

Lo avevo visto decine di volte negli ultimi due anni, aveva profili ovunque, in alcuni cercava solamente sesso, in altri l'amore.
Non mi era mai interessato, era uno come tanti, il solito gay fatto con lo stampino, ma un giorno c'incontrammo.
Quella sera mi aveva colpito la sua leggerezza, la simpatia e la carica vitale, ma anche il suo sorriso e i suoi occhi.
Iniziammo a frequentarci e di giorno in giorno si apriva sempre piu'.
Rimasi colpito dalle esperienze comuni, dalla sua travagliata infanzia, simile alla mia.
Avevo paura, si, come sempre rimettere i miei sentimenti in gioco mi spaventava, ma mi feci coraggio e gli dissi chiaramente che con lui avrei voluto costruire una cosa importante, ribadendo il fatto che la lealta' e il rispetto per me erano, e sono, fondamentali.
Andava tutto bene, mi sentivo come un adolescente, stare con lui mi faceva volare, sognare, vivere a pieno.
Col tempo mi disse che era curioso di conoscere il mondo gay, i locali tipo saune e cruising e la cosa mi destabilizzo'. Non servi¡ a nulla spiegargli che era meglio stare lontani da quei luoghi, creati appositamente per incontri a sfondo sessuale, ma non servi'
La sua migliore amica e la madre mi dissero che avrei dovuto avere pazienza, era immaturo ma un bravo ragazzo, e allora mi armai di santa pazienza, che periodicamente veniva scalfita dai suoi comportamenti.
Ero geloso, volevo certezze e quando m'intrufolai nel suo pc, trovai cio' che non avrei voluto, chattate scoperecce con altri.
Mi cadde il mondo addosso, decisi che non potevo continuare una storia con lui che non aveva avuto rispetto ne per me ne per l'amore.
Fu la sua amica che scongiurandomi piangendo fece in modo di dargli un'altra possibilita'.
Decidemmo di trasferirci a Barcellona, l'idea era stupenda, avremmo iniziato assieme da zero, una nuova vita, un sogno comune da realizzare.
Sabato scorso, dopo aver bevuto qualche drink in tre locali gay, siamo andati in discoteca...a me non piace ballare ma a lui molto, quindi, come sempre, l'ho accontentato, ma mentre ero seduto, sorseggiando il mio drink, l'ho visto ballare a mo di trenino, lui era la locomotiva e il tipo dietro di lui gli strofinava l'attrezzo nel sedere, e lui rideva ed era contento e soddisfatto.
Mi sono alterato, giunto al guardaroba gli ho chiesto di venire via, ma e' voluto restare....alle sette del mattino me lo ritrovo ancora ubriaco in camera, mi sveglia aggredendomi, dicendo che gli avevano rubato tutto e sostenendo che era colpa mia perche' lo avevo lasciato solo. M'inveiva contro, gli ho dato uno schiaffone a tutto braccio, cosa che gli avevo promesso se avesse mancato di rispetto.
Solo ora capisco che non ha bisogno di una storia seria, di una persona che lo rispetti e gli voglia bene, vuole fare l'esibizionista, quando beve cambia totalmente atteggiamenti, inizia a guardare la gente in modo provocante, a sculettare piu' del solito.
E' uno come tanti, la solita parrucchiera che predica bene e razzola male, che da molto peso al pensiero altrui e alle superficialita', tralasciando le cose importanti.
Evinco perche' tutti lo hanno sempre scaricato, mentre io gli avevo dato tempo per crescere, ma non vuole farlo, si sente ancora un quindicenne a venticinque anni.
Ora mi sento meglio, sono tranquillo e non ho le ansie che mi dava, non c'e' piu' ad accusarmi ogni giorno di una nuova colpa, a farmi pesare mille cose, a dirmi cattiverie inenarrabili, a condizionare negativamente la mia vita.
Amavo cio' che non e' mai esistito, se non forse nella mia mente.
Tutte le parole e le emozioni fanno parte del passato, ho fatto spazio nell'anima, ora penso a me, forse un giorno tornero' ad amare, anche se non sara' facile donarmi a chi magari lo meritera'.

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