Cosa resta di quei songi, di quelle notti spese ad aspettare di sentire la tua voce.
Cosa me ne faccio, di tutto l'amore che non vuoi più, se potessi, per non soffrire, lo butterei via.
Ma come cambiano le cose, per colpa di stupidi errori, perchè in amore divento a volte fragile.
Come faccio a dimenticare tutto così, come se fosse normale, non ricordare quei brividi.
I tuoi sorrisi, le tue carezza, il calore che mi scaldava, non sono più per me, che resto quasi immobile, annegando in questo immenso dolore, e con la rabbia verso me stesso, che non sono stato in grado di capire certi tuoi aspetti.
Come posso non rimpiangere te, come posso soffocare la speranza che torni da me, perchè a tutto c'è rimedio, lo so bene, basterebbe dare spazio ancora a quei sogni, ai progetti, o semplicemente stringersi un pò, restando li, senza parlare, ascoltando l'anima che si esprime in un abbraccio.
Come posso pensare ad un altro che prenda il tuo posto, io che da sempre credo, che l'amore è una cosa rara e che non lo trovi così per caso, come per caso non ci siamo incontrati noi.
Se vedevamo lo stesso cielo pur stando lontani, se il nostro passato era a tratti troppo simile, se tremo ancora quando ti penso, se mi consumo gli occhi, riguardando le nostre immagini, se mi manca l'aria, se a fatica riesco a pensare a domani, se sei ancora tutto per me, se tutto questo non è un caso, io ci credo ancora perchè, sarei disposto a tutto per dimostrare tutto l'amore che ho solo per te.
Le difficoltà, le avversità, assieme a te erano un gioco, che forza mi davi, e ancora me la dai, quante cose ho fatto per te, io che non le avrei mai fatte per nessuno.
Non buttiamo via la possibilità che una amore possa vivere e crescere, curandolo, di giorno in giorno, assieme, come fosse quel bimbo che tanto vorrai, come un fiore che sboccia e ti da felicità.
Continuerò a credere in noi, in te, perchè lo so, che nel cuore tuo c'è ancora spazio per me.
Lotterò a costo di sembrare l'odierno Don Chisciotte, io che sono solo un uomo, vedrai ti stupirò.
Senza te, io non ci sto, senza te è una pena troppo assurda da scontare.
Sono qui immobile, tremo, sei sempre con me.
giovedì 8 ottobre 2009
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