Iniziai a lavorare in fabbrica a 18 anni e da quel momento lo feci per altri 10 anni, in luoghi diversi, con persone diverse, masempre con la sensazione di essere sfruttato e pensando al terzo mondo che lo era ancora di più.
Ricordo ancora i metodi della carota e del bastone, o gli straordinari fatti per guadagnare di puù e per conquistare la benevolenza dei capi, o solamente per essere gratificato.
A 18 anni acquistai la mia prima auto, a 22 iniziai a pagare il mutuo della mia casa...a 30 anni tornai a casa da mia madre, poichè non c'era più lavoro e da allora, 5 anni, non lavoro più.
Nell'arco di un anno feci anche il barista, cassiere, pulii anche i cessi.
Ora, anche se penso ancora che il lavoro sia sfruttamento, una sorta di schiavitù moderna, lo cerco e lo desidero come non mai.
I sindacati poi, difensori del lavoro....tutti vebnduti i sindacalisti all'interno delle aziende.
Comunque ricordo che da operaio, stavo bene, non mi mancava nulla, vivevo solo e mi toglievo voglie e vizi.
Non conoscevo contratti a progetto o simili, al tempo le aziende assumevano direttamente.
Se penso all'articolo primo della costituzione, in questo momento, mi sembra di vivere in un altro paese.
Comunque sia auguro un buon primo maggio a chi il lavoro lo ha, a chi lo cerca e a chi lo ha perso.
mercoledì 1 maggio 2013
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