Mi sorressi a sogni claudicanti, che caddero inevitabilmente, lasciandomi in precario equilibrio, tra ieri e domani, poichè l'oggi si sosteneva come un equilibristra sul filo, tra vizi e compulsività.
Non m'appoggio e non mi sorreggo più, sono caduto, e resto seduto a terra, finchè non avrò la forza, la ragione ed un motivo per rialzarmi e tornare ad inseguire e sorreggermi a nuovi sogni.
mercoledì 1 maggio 2013
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