Chiudo la porta dietro di me, la vecchia porta di legno tarlata; guardo avanti, esploro, ma ho una riserva:non darò gratuitamente quest'anima calpestata a chi che sia, ne tantomeno correrò dietro ai mulini a vento, cercando di distruggerli.
Seguirò il cammino, a testa alta e, perchè no, pronto a nuove sfide, ma che non coinvolgano il mio tallone d'Achille.
Prenderò di forza questi domani, li schiaffeggerò, all'onta che m'è stata fatta nel tempo, come a diminuire il male che ho accumulato.
Chiudo la porta, sarà un nuovo mio ventennio, la riscossa che voglio e che merito, a discapito di chi capiterà.
venerdì 29 aprile 2011
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