Forse un giorno, una stanca foglia autunnale, lascerà il suo ramo, cadendo tristemente, trasportata dal vento, per finire a terra calpestata.
Nel mio curato giardino, troppe foglie morte ho dovuto togliere, per fare spazio alle gemme primaveili, a fiori nuovi, colorati e profumati.
Tutto ciò che è stato, avrà un senso chiaro, oppure, resterà così, fermo tra i ricordi e i rimpianti.
Saranno i domani che non conosciamo, a dirci chi aveva torto o chi ragione; un forte vento spazzerà via tutto, lasciando solamente ciò che è ben radicato.
Ero una foglia tremolante, fra ciò che vedevo e ciò che credevo d'intravedere, ma ancora verde e piena di vita, mentre le bugie ti portavano lontano da me, verso te stesso, si, quel te stesso di cui fondamentalmente hai sempre avuto paura.
Sarai solo nel tuo letto e forse un pensiero flebile sarà rivolto a me, oppure ubriaco, fra le braccia dello sconosciuto di turno, preso dal tuo mondo irreale, evanescente e inconcludente.
Allora, io, non sarò quella foglia stanca, ma una gemma che non puoi più cogliere.
venerdì 16 marzo 2012
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