Apro gli occhi forzatamente, non vorrei destarmi dal sonno, dal sogno, ma devo riprendere a vivere.
Ogni giorno uguale a quello prima, e prima ancora.
Triste routine: caffè, sigaretta, pc e vino.
Trascorro ore davanti a questo grande monitor, navigando, scrivendo e ascoltando musica.
Ogni singolo giorno, ripetutamente, sopravvivere in questo modo, dovendo andare avanti, senza tangibili scopi, spinti forse solamente dalle utopiche speranze.
Giunge il fine settimana, e allora si, posso irruentemente sfogarmi a livello sociale, in discoteca o in qualche luogo associato.
E poi, tutto ricomincia in questo moto perpetuo, un giorno dopo l'altro, fino a quando giungera la svolta o la fine.
lunedì 26 marzo 2012
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