Quanto ne resta di tempo, cosa riserverà domani, l'odierna noia e rassegnazione, o uno spiraglio di luce?
Dei tanti perchè, ben pochi ne restano senza risposta.
Continuare per inerzia, camminando affannosamente nel fango che inghiotte, con la violenta grandine che graffia la pelle, senza neppur l'intenzione o la possibilità di sognare.
Come voglio, come posso, forse anche come dovrei, come vorrebbero, cammino, accompagnato dai miei vizi, abbandonato dalle virtù.
giovedì 10 maggio 2012
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