Con un lento gesto della mano, quasi a sfiorarla, sposto la tenda rossa che copre la solita visuale.
Guardo fuori, il vetro è opacizzato dalle recenti piogge, lo tocco, è freddo.
Li fuori è tutto uguale, come sempre, ma tutto mi pare più bello.
L'albero spoglio, che quasi riesco a toccare, l'asettico ospedale, un vecchio che cammina frettolosamente, una madre con il passeggino.
Da quando ho incontrato i tuoi occhi, riesco a vedere cose che credevo non ci fossero più; sento un brivido che scuote, respiro il tuo profumo anche quando non sei qui vicino a me.
Sei il soffio di vento che ha spazzato via le nuvole, l'acqua che disseta l'arida terra, il sole che mi accarezza e mi scalda.
giovedì 27 gennaio 2011
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