Fiumi di inchiostro digitale che amplificano voci, parole, pareri ed elucubrazioni mentali che solo nella provincialità di Bologna possono trovare sviluppo.
La città gay per eccellenza, un tempo, la tristezza dei locali gay oggi.
Il problema è che tutti i locali che si sono avvicendati negli anni, e non sono pochi, hanno sempre avuto come gestori le solite 4/5 persone.
Sono allibito. A Roma o Milano certe cose non accadono. Qui invece i locali, nella persona dei loro gestori, si sputtanano a vicenda.
Bar't vs Movida! Li conosco bene entrambi, per anni ho frequentato il Bar't, non c'era alternativa. Poi ho conosciuto il Movida e mi è piaciuto da subito, finalmente un compromesso fra un bar, come era il Casablanca, ed un cruising.
Forse sono di parte, ma quello che mi ha dato il Movida in 7 mesi il Bar't non me lo ha dato in 3 anni. Cosa? Un ambiente vivibile, non ossessivo, una sala fumatori dove fumare tranquillamente senza poi tornare a casa con gli abiti intrisi di fumo, un barista "normale" con il quale parlare tranquillamente di tutto, che non urla come una pazza e che è sempre "presente", che non sparla e che se deve dire qualcosa te lo dice in faccia..clienti tranquilli, simpatici, con la testa sulle spalle e che non delirano come altrove.
Credo anche che se non ci fosse stato il Movida a Bologna, il Bar't non avrebbe rinnovato il locale, quidi anche chi non frequenta il Movida, dovrebbe capire questa cosa, prenderne atto e smetterla di sputare laddove la gente lavora seriamente e duramente tutti i giorni.
Ognuno faccia il proprio lavoro, senza sputtanare la concorrenza.
Poi, credo personalmente, che i due locali siano diversissimi, per come sono concepiti strutturalmente, per come vengono gestiti e per la clientela che hanno.
Io voglio un locale dove stare tranquillo, bere un drink, chiacchierare con gli amici, conoscere qualcuno vedendolo bene in faccia e se capita fare sesso comodamente ed in maniera pulita e sicura..quindi vado al Movida.
Se volessi solamente fare sesso allora andrei al Bar't, ma francamente mi mette ansia, anche la parte nuova con quei corridoi stretti e quel buio avvolgente, la puzza di fumo, la solita gente scoppiata ed il modo "curioso" che mi viene riservato da chi gestisce che è cambiato da quando, tempo fa, ogni tanto facevo un salto anche al Movida.
La gente gira ed è normale, se poi vengono trattati un pò male perchè hanno voglia di cambiare, allora poi sicuramente non saranno invogliati a tornare.
Il provincialismo di Bologna.
domenica 6 gennaio 2008
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