Ho avuto giorni lieti di periferia, giochi leggeri pieni di curiosità, sogni e fiabe da conoscere, prati sconfinati sui quali correre, tenendo il filo di un aquilone.
Poi sono giunti i tempi delle utopie, tutto un mondo storto da addrizzare, battaglie e lotte all'ultimo respiro, per difendere quell'idea.
Giorni folli pieni d'ebrezza, d'amore e di radiosità, di progetti e gesti quotidiani, di mani nelle mani.
Giorni in cui guidavo la mia vita, prima che lei guidasse me, prendevo quello che mi serviva, mentre ora prendo solo ciò che c'è.
Ora ci sono giorni stanchi, spenti, disillusi, dov'è difficile sognare un pò, senza curiosità e senza un aquilone.
Sono i miei giorni, che mi piaccia o no, restano qui, è tutto quello che ho.
venerdì 2 dicembre 2011
Iscriviti a:
Post (Atom)